sabato 29 dicembre 2007

E' Natale, è Natale! Ed è sempre uguale.

Tutti i 25 dicembre trascorsi dal 1985 ad oggi, sono stati per me lo stesso identico giorno: fatto le stesse cose, visto la stessa gente e parlato degli stessi argomenti.

{
Eccezion fatta per l'anno scorso in cui ero in vacanza a Madrid con amici.
Uhm, devo ancora capire s'è stata una bella vacanza o no.

Strana, si.
}

Anche quest'anno quindi pranzo in qualche ristorante con i soliti parenti paterni. Le abituali portate. Mia zia che urla, i miei cugini che sparano boiate. Mia nonna che non sente niente e fa l'ordinario giro di distribuzione regalo di natale: 50€(forse la parte più attesa del pranzo. Forse per tutti). La moglie di mio cugino che da anni mi chiede se mi rifaccio le sopracciglia, o ce le ho così naturali. Mia sorella che si scazza i coglioni quanto me per essere li e non in qualsiasi altro posto. E io che non faccio niente, se non bere e cercare di trattenermi dall'alzarmi e urlare che sono finocchio, dritto in faccia a tutti quei bigotti antigay!!
Dopo 4 ore seduto a tavola ci si avvia verso casa di mia zia per ascoltare altre boiate( ovvero i pettegolezzi veramente pesanti che non possono essere detti in luoghi pubblici. Ogni anno mi chiedo se mia zia faccia veramente la magazziniera, o sia una spia in incognito per sapere certe cose sul vicinato!!). Alle 18 si torna a casa con la pancia talmente piena da non riuscire a muoversi.
Per fortuna di sera esco con gli amici di solito e mi risollevo da questa giornata odiosamente obbligatoria e di rito.

[ Per comodità e chiarezza, da ora il tipo con cui mi frequento L., lo chiemeremo Andrea. Niente di che; è solo il primo nome che m'è venuto in mente. Ovvio non posso usare i nomi veri delle persone che mi circondano. ]

Da quando Andrea è partito mi sento un pò inquieto e strano. E' passata solo una settimana lo so; ma basta poco per farmi cambiare comportamento. In effetti si, i miei gesti quotidiani sono cambiati: se prima la mia giornata era incentrata sulla serata, quando cioè lo avrei visto, ora non ho niente su cui concentrarmi e focalizzarmi.

{ In realtà lo avrei eccome! In primis studiare per gli esami di febbraio, esercitarmi ai programmi di grafica e fare un maledetto manifesto che ancora non ho consegnato! Merda!! }

Del resto; come potrebbe essere davvero Natale se non tirasse una pesante aria colma di dubbi, riflessioni ed emozioni a cui non riesco a dare un nome!? E' normale L., non ti preoccupare. E lo sai bene. Col tempo ogni nodo viene al pettine, ed ogni dilemma si risolve come fosse un enigma meccanico. Basta aspettare e fare le giuste riflessioni. Ne sono certo perchè è sempre stato così prima.
Però so anche bene che, finchè non sfioro il punto giusto di quel meccanismo, mi tormento in mille e mille domande e problemi.

Sento che qualcosa mi manca, mi sta sfuggendo. Non riesco però a mettere a fuoco cosa sia. E' attorno a me: ma appena lo vedo con la coda dell'occhio, questo si nasconde di nuovo. Sono pensieroso sai perchè L.? Perchè quella figura sfocata, quasi di certo non è Andrea. Sono molto dubbioso su ciò che provo per lui. Davvero non lo capisco! Mi vergogno dentro quando gli dico "Ti voglio bene", perchè non sono sicuro che sia vero. Si certo, se mi mollasse ci starei di sicuro male. Ma ci starei male perchè LUI mi ha mollato... o perchè è solo l'ennesimo che lo fa?! Vedi, la mia sicurezza di pensiero è in palla totale!
Per come lo conosco ora, lui si meriterebbe il mio più sincero affetto: è sempre gentile, dolce, mi vuole bene ed è bellissimo. Ho paura di non riuscire ad affezionarmi a qualcuno di nuovo: amarlo e sentire che per lui sacrificherei cose importanti. Per Andrea questo non lo sento ora. E ho il terrore di non sentirlo neanche aspettando.
Ieri notte solo nel letto, osservavo il braccialetto che mi ha regalato prima di partire. Disse:" Ho cercato qualcosa che avrei comprato anche per me stesso e te l'ho preso. Spero ti piaccia Luca.". Quando lo scartai e lo misi mi piacque tanto! Ero tutto felice e saltellante! Ma ieri notte no: più lo guardavo e più lo trovavo fuoriluogo, inadatto a me. Quello fa parte del suo stile! Con me non centra niente! Non sono io! Mi è largo, scomodo e son sempre dietro a girarlo per metterlo a posto.
Osservo la mano, quella sinistra e...

...l'unica cosa che ci ho visto calzare,
era l'anello del mio ex.

~
Sono,
senza dubbio,
nella merda.

~

sabato 15 dicembre 2007

Neve

Questa notte ho visto per la prima volta nella mia città ospite scendere la neve. Un soffio al cuore è stato. La sensazione stupenda del fermarsi del tempo: dentro me e per tutto ciò che era attorno a me. Per qualche attimo, non esisteva più niente. Solo io; e la neve.

~
La neve gela le vene.
Ma il cuore sempre più caldo batte.
Scende improvvisa,
ricopre ogni cosa.

Anche il mio passato.
~

Da due mesi L. non ti ho più scritto. Questa volta posso a buona ragione dire che sono cambiate e successe molte cose.
Sono innanzitutto una matricola. Non te lo aspettavi è?! Erano le 11 di un sabato mattina. E mentre io dormivo e il mio fegato smaltiva la sbronza della sera prima, il cellulare mi sveglia. La segretaria dell'accademia mi dice che un ragazzo s'è ritirato e che io sono la prima riserva della lista. Devo affrettarmi a compilare la domanda. E così ora, sono studente all'accademia di belle arti. Sono abbastanza contento direi. Anche se mi sento molto ignorante e meno talentuoso rispetto a tutti gli altri del corso! In queste vacanze di natale dovrò già studiare perchè a fine gennaio ci saranno gli esami. Non riesco a immaginarmi applicato sui libri come alle superiori. Spero di esserne ancora capace.

La notte di Halloween, il 31 ottobre, ho conosciuto un ragazzo. C'era una festa in casa, organizzata dai miei coinquilini. Ci eravamo conosciuti qualche giorno prima in internet, attraverso uno di quei tanti siti di profili che i gay odiano...ma usano. Un apprezzamento su di me da parte sua, seguito dalla mia curiosità; ed ecco che il mio coinquilino, conoscendolo, lo invita alla festa. Non sapevo bene chi fosse, quelle foto sul sito erano abbastanza inutili. Mentre servo cocktail in lungo e in largo, vedo in sala un ragazzo assieme ad un amico e subito penso: "da dove esce sto figo!?". Un'ora dopo mi trovo appoggiato ad una porta a sbevacchiare solo e lui arriva da me. Mi saluta e io mi trovo nel panico. Rispondo al saluto e mi chiede se ho capito chi era. Li faccio un rapido collegamento mentale e pronuncio il suo nome in tono di domanda. Chiacchieriamo un pò del più e del meno ma non lo cago molto. C'erano un sacco di miei amici e io ero sempre in giro! Qualche giorno dopo, la nostra prima uscita assieme. Da un mese e mezzo ci frequentiamo come non ho mai fatto con nessuno. Ci sentiam sempre, ogni giorno. Ci vediam molto spesso e non ci stanchiamo mai di baciarci, abbracciarci, stare assieme. Mi sento felice. Lui mi vuole bene e io ne voglio a lui. E poi... è così bello. Provo gusto a guardarlo quando è svestito. Mi sento importante, sento di essere una piccola parte della vita di qualcun'altro.
Ma allora...

perchè ho una visione totalmente negativa di come procederà questo rapporto?

Non ne ho idea. E' una sensazione a pelle. E poi bhè, io sono cinico e pessimista di natura quindi ecco spiegata buona parte dei motivi! Sembra tutto troppo bello per essere vero, per poter capitare a me; dopo 2 anni che il mio ex m'ha lasciato. Anni nei quali non ho fatto altro che ricevere delusioni dagli altri e crearmi una maschera di persona fredda e non sentimentale, per potermi proteggere. E poi, dati statistici alla mano, da quando son nella nuova città m'è sempre finita male (e sottolinerei pure in maniera sessualmente inconclusiva!!) con tutti quelli con cui sono uscito un numero di volte maggiore di 2!! Dopo esperienze del genere uno come fa ad essere fiducioso e tranquillo quando il cielo sembra fargli il regalo più prezioso del mondo!?!? Così dal nulla mi spunta fuori lui e mi travolge. Io VOGLIO andarci coi piedi di piombo. Già è stato difficile per me ammettere che provo affetto per lui sottoforma dell'ovvio "Ti voglio bene". Ma dopo averlo detto, ho sentito dentro che è vero.

E' ora di andare. Lui sta arrivando. Lo porterò a casa mia questo weekend. Saremo lui e le mie dame di compagnia in un tripudio di alcool (loro,...dato che io guido. Merda).

~
La mia prima neve,
la sua.
Fuori dalla stanza calda
nella città che ci ha fatto incontrare.

giovedì 11 ottobre 2007

A.A.A Tuttofare offresi (ma proprio di tutto!)

Finalmente è arrivato un pò di freddo. Il mio cervello comincia a riattivarsi, il sangue a pulsare nelle vene e gli occhi ad essere più vigili. Con largo anticipo faccio entusiasto il cambio abiti nell'armadio. Tiro fuori i miei Dr. Martens con lacci verde fosforescente che ormai non cambio da anni: troppo belli e resistenti per considerarli vecchi! E aspetto solamente il momento in cui il tempo mi obblighi ad avvolgermi nella mia sciarpa; e ad indossare i guanti dalle dita mozze.
Poi arriva un metereologo di merda che annuncia un'alta pressione in arrivo, con caldo, cielo sereno e temperature più alte della media stagionale. Ma schioppa!

Ci sono cose L., di cui non ti ho parlato recentemente. Altre che non ti ho proprio mai detto.
Il mio tentativo di iscrivermi all'accademia di belle arti potrei quasi con certezza dire chè finito. La selezione m'ha portato ad un punteggio piuttoso buono; e per un pelo non ce l'ho fatta. Urge ora tirarsi su le maniche e trovare un lavoro. Senza piangere su quello che potrebbe o non potrebbe essere stato. Anche perchè io, la bella cazzata di andarmene di casa ormai l'ho fatta. E non si torna indietro! Quindi un modo per mantenermi e non dovermi trovare sotto un ponte a dormire, ci vuole.
Il problema sorge nel momento in cui non ho idea del lavoro che voglio fare. Ok, in passato ho già fatto altri lavori, per lo più stagionali. Ma erano per l'appunto temporanei: lavori tappabuchi che mi han permesso di mettere da parte un pò di soldi. Ma ora è diverso: un impiego fisso mi spaventa e mi fa sentire come se non avessi mai lavorato in vita mia! Mi sento ignorante e spaesato. Senza alcuna competenza o capacità utile. Dovrei seguire la mia vena informatica ma, a dirla tutta: ne ho le palle piene di sti computer del cazzo! Nel 50% delle volte sono creati esclusivamente per non funzionare e provocare reazioni di isteria acuta. Quello che so di non voler fare con certezza, è trovarmi in una catena di montaggio come operaio. Già fatto, con serie conseguenze mentali.

Ho tanti sogni, ma sono quasi di certo irrealizzabili senza formazione. E comunque non alla portata di tutti. Il mio più grande sarebbe lavorare nel cinema. E qui ora ok, puoi dire che sto sparando troppo in alto: a tutti piacerebbe essere ricco, figo, famoso e via dicendo. Ma non è così. Io voglio stare dietro: fare parte di un film, ma non comparire mai sullo schermo del cinema. Ma stare seduto in poltrona ad ammirare quello che con le mie doti(che penso di non avere)ho saputo produrre. Regista; anche se pure quello è sparare troppo in alto. Ruoli come sceneggiatore, cameramen, direttore della fotografia, direttore del montaggio o effetti speciali. Questo è quello che mi piacerebbe. E sarei disposto anche a cominciare come l'umile portaCaffè, se servisse a stare su un vero set; poter vedere come si lavora. E' un sogno lo so, e anche per il solo fatto che mi rispecchio nell'odioso complessato di Dawson's Creek, mi sento deficente e inadatto.

Da anni cerco di realizzare un corto, ma senza risulati. Il problema è forse che voglio fare affidamento e appoggiarmi agli amici incapaci e stupidi che ho. Impossibile girare una scena seria senza che qualcuno voglia mettersi una parrucca platinata o degli occhiali da diva... Aggiungici che non ho esperienza pratica. E capirai che non ne viene fuori niente! Se non, merda...
Ho sempre un sacco di idee in testa: immagini, scene, gesti, situazioni e dialoghi. Che combinandoli riescono a formare un puzzle credibile, che funziona insomma. Senza cadare nel banale e nel "già visto".
E poi, anche il fatto che se qualcuno deve inventarsi una scusa(bugia) credibile, viene a chiedere consiglio a me... la dice lunga! Eheh...

~
"Non posso essere innamorata di un uomo che vive in un altro mondo."
"Tutti viviamo in un nostro mondo. Ma se guardi il cielo stellato, ti accorgi che tutti questi mondi diversi si combinano, formando sistemi solari, costellazioni, galassie."
"Non hai niente da perdere. Molta gente si rifiuta di amare proprio per questo: perchè ha... tanto futuro e tanto passato in gioco. Nel tuo caso, esiste solo il presente."
~

venerdì 5 ottobre 2007

Update on "Sex situations"

E' stato mentre ero li L. ;
mentre steso sul letto a 90 lo stavo prendendo questa notte. Mi stava scopando di tutto punto e io che faccio? Mi metto a pensare alla condizione umana relazionata al sesso.
Per giungere ad una aggiornata conclusione del mio status riguardo le mie "Sex situations".

{Della serie: la studentessa se lo fa dare nel culo dal professore e intanto, stesa prona nel letto, copia diligentemente gli appunti}

Cos'è... 6 mesi? Si, forse anche qualcosina in più diciamola tutta. Mesi di astinenza da ciò che il 99% del genere maschile considera il miele della vita. O anche, la ragione di vita (?). Esagerazione o no, sta di fatto che per tutte le persone che conosco, il sesso è fondamentale e vitale: fonte di gioia, vanto e appagamento quando c'è; depressione, svogliatezza e rottura di coglioni(per chi ti sta attorno) quando non c'è! E anche io ne parlo sempre, e ce l'ho perennemente in testa. Spesso mi capita di pensare per un attimo che tutto quello che esiste sia costruito e regolato dal sesso.
Ero in discoteca, felicemente brillo. Felicemente perchè per la prima volta mi son bevuto 3 negroni e altro, facendomeli offrire da spasimanti. Essere sfacciatamente opportunista a volte mi riesce proprio bene. Ad ogni modo uno di questi mi chiede esplicitamente di andare a casa sua e farmi scopare come si deve dal suo cazzone. Rimango sorpreso ma, L. mi conosci, adoro la sfacciataggine quando utilizzata a suo modo: con le parole, i tempi e i gesti giusti. A farmi accettare ha contribuito anche la mia non totale lucidità. Mentre eravamo in taxi mi stavo anche pentendo di essermi lasciato convincere così facilmente. Ho pensato di non essere pronto fisicamente e che stavo per finire in una situazione a dir poco catastrofica.
La cosa che riesco ancora a ricordare con chiarezza è l'umiliazione che m'è venuta quando ho pensato:"Sto tornando sobrio. Ho bisogno di bere al più presto se devo scopare con sto qua!". Forse avevo paura del dolore non so neanche io. Comunque a casa sua mi son fatto offrire del vino che ho bevuto mooooolto velocemente perchè facesse meglio effetto. Alcool o no, non avrei mai pensato entrasse così facilmente in me dopo mesi e mesi di non uso. Soprattutto poi per le sue dimensioni davvero notevoli!
Scopata nulla di che, niente di esaltante. Mezzora a succhiarglielo e poi 40 minuti a pecora senza cambiare neanche un attimo posizione (cosa che odio).

E mentre ero li, ad ascoltare il "ciock!" regolare delle sue palle sul mio sedere, ho pensato di poter vivere serenamente senza sesso.
Non stavo provando piacere fisico. E quello mentale era davvero basso. Poi ho realizzato che non ricordo se ho mai provato piacere fisico nel farlo, nel prenderlo. Pensando dalla mia prima volta a 16 anni ad oggi, ho solo la consapevolezza di scopate avute soddisfacenti o meno. Cioè: so con certezza che il sesso col mio ragazzo è sempre stato ottimo (pensiero--> "Gran trombate"), come so che la scopata peggiore e più imbarazzante è stata quella con l'uomo ghiacciolo (pensiero--> "Madonna che figura di merda"). Però, il ricordo del piacere fisico, non esiste, non c'è. Quindi come sono giunto a quelle conclusioni così radicate e certe nella mia testa!?! E la paura più grande è il dubbio: non lo ricordo, o non c'è mai stato??
Sconvolto da questa autoRivelazione, cercavo di intravedere il godimento sul viso del tipo, sperando che almeno a lui stesse piacendo cazzo! Ma guardando il nostro sbiadito riflesso sull'armadio di legno lucido, sul quale ogni tanto sbattevo le mani per reggermi quando mi colpiva dietro troppo forte, riuscivo a vedere solo me. Me circondato dal nulla. E con un espressione seria, senza emozione. E mi son chiesto che cavolo ero li a fare. Che senso ha stare li, con una persona che al semi buio è di certo meglio che alla luce; a slogarmi la mascella per succhiare un coso puzzoso per mezzora; a farmi infilare in culo un troncone che mi fa pure male per un pò... ???
Sarebbe razionalmente una cosa da evitare. Però è stato il mio rapporto sessuale di ieri sera.
E la cosa che ancor meno capisco è...

...che ora sono felice di averla fatta.

domenica 26 agosto 2007

Riflessioni after milk


La visione di questo film, Shortbus, sul quale non riesco ad esprimere commenti, m'ha suggerito come allietare il mio pomeriggio passato in casa a rompermi i coglioni.
Cosa non fa fare la noia!
~

Questa notte non so come, mi sono reso conto che non riesco più a sopportare molti di quelli che per anni sono stati i miei più cari amici. Non so come sia successo, ma ad esempio oggi quando ero al cell con une delle mie Dame di compagnia, non vedevo l'ora che smettesse di sparare cacchiate e di essere così nauseamente egocentrica nella discussione: "IO, IO, IO, IO...!". Ma che due palle! Ho tirato corto con la telefonata. Anche in chat poi, oggi non ho risp ad un amico che vive a due passi da me. Ci conosciamo da anni!

{ Forse in ciò ha avuto il suo contributo il fatto che per l'ennesima volta due amici all'interno del nostro gruppo hanno fasso sesso! Con le seguenti complicazioni di imbarazzo, cambio di atteggiamenti reciproci, litigi e cazzate varie! E io questa cosa, anche in passato, non l'ho mai mandata giù! }

Dopo questo fatto mi sono allontanato(almeno sto cercando) da quello che forse fino a poco tempo fa, era il mio migliore amico. Non riesco più a sopportare di stargli vicino; mi irrita. E odio il fatto che non si renda conto che scopandosi piano piano tutti quelli del gruppo, rischia di rovinare i rapporti.

martedì 21 agosto 2007

Apatia

L'apatia più completa sta dominando nella mia vita di questo periodo. Vorrei ,vorrei, dovrei produrre, pensare e creare; ma niente. Le mie giornate passano in compagnia del mio "migliore" amico, di vino e tabacco.
Il mio lavoro che per un anno m'ha riempito le giornate, m'ha insegnato cose nuove, è finito. L'ultimo giorno, da solo nell'ambiente insolitamente piccolo per il tipo di attività svolta, ho pianto. Giravo con gli occhi lucidi fra gli scaffali colmi di libri che ogni giorno dovevo stipare e slittare per farcene stare di altri. Sapevo con esattezza dove stavano. Senza titubare mi dirigevo al loro posto con un sorriso, felice di sapere che avrei fatto un grande favore a chi mi chiedeva aiuto. Quell'ultimo giorno la luce era poca; le tende abbassate. E l'unico rumore erano i miei passi. L'unico odore quello del vecchio, dell'antico e delle centinaia di persone alle quali porgevo le mani e sorridevo.

Mai più avrò questo

Penso di aver pianto non tanto perchè ero talmente affezionato al mio lavoro da essere triste di non farlo più.

{ Merda! Con la miseria che mi davano ci mancherebbe! }

Spaesato. Ecco come mi son sentito. Senza futuro.
Continuavo a chiedermi che cazzo avrei fatto il giorno dopo, e quello dopo ancora. E a settembre: quando tutto ricomincia.
Non ne avevo idea. E tuttora continuo a non saperlo.
Certo si, il mio programma include che io a settembre mi iscriva all'università. Ma, se fino a qualche settimana fa ero carichissimo e non vedevo l'ora; adesso ho solo voglia di non fare niente.
Non so, forse è stata sta settimana all'insegna del Nulla più totale, forse è che non scopo da data indefinibile alla mente umana, forse è che sto ascoltando Einauidi e il suo pianoforte deprimenti a morte ora che sto così.
Non riesco a smuovermi. Ad incentivarmi.

L. . Come posso fare?

Vivere solo mi sta rendendo grigio. Come il cielo della mia città.

martedì 31 luglio 2007

Qualcosa (non)è cambiato

E' passato un mese L. Anzi, anche qualche giorno in più. La scusa del "non ho avuto tempo" è inutilizzabile. Il tempo lo avevo quando mi pareva. Erano le cose da dirti che non mi parevano interessanti. O meglio, non ero certo e convinto di quello che avrei detto.
Avrei parlato di situazioni ed emozioni di cui non ero per niente certo. Nè della loro provenienza, nè della loro veridicità.

La cosa più caratterizzante del mese è stato il mio trasloco. Ho cambiato casa, scappando dalla situazione invivibile e veramente da pazzi della casa precedente. Ora sto con altri ragazzi, gay. Spero di trovarmi bene. Almeno l'ambiente è più sereno e meno cavernoso. Anche se forse fra un paio di mesi comincerà a mancarmi quell'ambiente che ricorda tanto una favelas. Quella vernice azzurra che ricopre a caso le pareti.
Il ragazzo con cui mi vedevo è partito. Tornato a casa sua per le vacanze estive. Una settimana prima della sua partenza ero deciso in ogni caso di scaricarlo. Ero stanco di frequentare uno che sembrava volesse da me un rapporto in bilico fra l'amicizia e la complicità sessuale.

{ Complicità sessuale: da intendersi, in questo caso, concretizzata tramite limoni e seghe e niente più }

Quando presi quella decisione ero in effetti in piena crisi da ormone trombereccio. E la voglia di sesso VERO mi ha fatto vedere questo rapporto come una perdita di tempo.

~ Lo è o non lo è ? ~

Non lo so. Sto perdendo tempo con uno alla prima esperienza? O sono solo io che non gli sto dando abbastanza tempo per orientarsi?
Ero abbastanza confuso. Dico ero perchè lui tornerà a settembre; e nel frattempo potrebbero succedere tante cose. E' partito da quasi una settimana, e neanche ci siamo più sentiti. Quello che mi fa riflettere è che non mi sta mancando per niente. Penso poco a lui e mai con malinconia. Forse è lo stesso per lui nei miei confronti. Comunque è meglio così: almeno sto evitando di affezionarmi ad un altro che non potrà darmi quello che cerco.
Ah bhè che poi....

a saperlo quello che cerco... .

martedì 3 luglio 2007

Locked

Se qualcuno ti ha fatto soffrire, innalza pure altissime e spesse pareti attorno al tuo cuore.
E incatena la porta di questa fortezza che solo tu, quando vorrai, potrai aprire.
Ma fai bene attenzione a lasciare una piccola fessura, di modo che coloro
che ti stanno vicino vi si possano affacciare, da poter così scorgere quanto amore vi sia racchiuso dentro.
Quell'amore che, una volta acceso, brucia e scorre, e abbatte
tutti i muri eretti per ostacolarlo.

lunedì 25 giugno 2007

Avevo 16 anni

Con quali occhi mi guardi?
Vedi me, o ciò che più desideri?
Con quali orecchie mi ascolti?
Vorresti mai smettere di sentirmi?
Con quali mani mi tocchi?
Un gesto qualunque, o speri di poter accarezzare tutto il mio corpo?
Come mi pensi?
Illumini il mio viso?Senti il mio odore pungere?Il mio calore ti annebbia?

~

E' stato venerdì L; . Tre giorni fa avevo 16 anni.
Come mi è successo spesso, conosco ragazzi in chat. Per lo più la conoscenza rimane ferma a quel livello: virtuale. Conoscenze che durano anche molto, molo tempo. Senza mai essersi visti di persona. Gente con cui mi fa piacere parlare ogni tanto, perchè simpatica, dai buoni consigli, e disponibile. Gente che cerca la tua stessa cosa: qualcuno con cui chiacchierare per passare del tempo.
Da quando sono arrivato in questa città, non ho stretto rapporti nuovi concreti. Sento che la gente è diversa da casa mia. Diciamo che... molti "se la tirano". E persone così, preferisco evitarle.
Fra tutta questa virtualità, circa 3 mesi fa sono(non ricordo come)venuto in contatto con un ragazzo che vive vicino a dove ora sto. Saran 4 o 5 Km da me. Come sempre si è iniziato chattando: fra cazzate varie, domande per conoscersi, foto, il nostro passato, riflessioni profonde, i nostri gusti...ecc ecc.
Mia stessa età, abbastanza cose in comune e passioni. L'unica sostanziale differenza è che non ha mai avuto esperienze con altri ragazzi.
Un mesetto fa siamo usciti per la prima volta. Chiacchierato camminando per kilometri attorno al centro città! Poi altre volte lui è venuto da me. Ma non è mai successo niente di niente.
E' praticamente come il mio ex(non oggettivamente): uno che se lo vedessi per strada non lo cagherei di striscio perchè non il mio tipo; ma se imparassi a conoscerlo, e ad amarlo, diventerebbe bellissimo ai miei occhi.

---> L'Amore ti pone un filtro. Altera le percezioni --->

In queste ultime volte che ci siamo visti, ho avuto la strana sensazione che lui fosse agitato dalla mia presenza. E sentivo che poteva essere perchè si stava un pò incottando di me. Era proprio una sensazione netta, distinta. Non mi era mai capitato prima di essere così certo di un sentore a pelle.
E da questo momento è scattata la spia d'allarme in me.
Mi viene spontaneo pensare e riflettere su di lui ogni tanto. La cosa che più mi confonde è che non capisco con quale sentimento lo faccio.

{
Penso con paura a lui? Temo forse di affezionarmici o che possa piacermi?
E' un ritorno alla semplicità del passato, alle vecchie vere emozioni. Potrà darmi qualcosa che non provo da tanto tempo?
Sono felice di averlo nei miei pensieri?
Ma sono sicuro di volere ciò?
Forse è tutta un'illusione.

Mi piace, non mi piace: non può semplicemente essermi indifferente!?
}

E' un ragazzo gentile, simpatico. Assolutamente comune. Non ha la minima pervenza di gay.
Su consiglio, avrei dovuto ricorrere al metodo "collaudato" per capire se provo qualcosa per lui: baciarlo. Stop; niente di più. Le emozioni di un bacio possono rivelarti molte cose. Devi solo ascoltarlo. Il mio primo bacio è stato una di quelle cose che penso non scorderò mai. Un tuono.
Ad ogni modo... Data la mia risaputa timidezza, anche con un ragazzo che timido e impacciato lo è più di me, non riesco a lanciarmi con la prima mossa. Mi blocco. Ma dovevo sfruttare l'occasione. Gli ho chiesto di venire a ballare con me e i miei amici venerdì ad una disco. Lui ha accettato contento. Non ha compagnie gay e forse gli ha fatto piacere conoscere altra gente.
Un pò mi "vergogno" (più che vergogna, che non ne ho, è rispetto di una morale di comportamento; che ho!)ma, ho bevuto fino a ubriacarmi e ho spinto lui a fare lo stesso. E' successo. Ci hanno lasciati in auto a casa mia. Non capivamo tanto e gli ho detto: "Dubito ci sia un autobus a quest'ora, secondo me è meglio se sali...". Non se l'è fatto ripetere.
I miei ricordi sono ora abbastanza sfocati, ma dapprima eravam seduti alla scrivania e io ogni tanto mi accasciavo al tavolo. Lui mi tirava su chiedendomi di continuo se stavo bene. Ho appoggiato la mia testa alla sua spalla mentre sospiravo per la mia stanchezza. Gli ho detto: "Non so te...ma io ora mi metto nel letto che mi gira un pò". Mi ha seguito. Mentre sono appoggiato al suo petto mi afferma l'evidenza della sua impacciataggine, che si vergogna un pò perchè non ha mai baciato un ragazzo. Io sorrido; trovo dolce la sua "ingenuità". Lo guardo negli occhi, mi avvicino e lo bacio. A parte i suoi denti che ogni tanto metteva in mezzo, non ho sentito nient'altro. Intendo che non l'ho ascoltato: non ho ascoltato il bacio. Non l'ho seguito. Se però l'ho ascoltato, significa che non mi ha trasmesso niente. Muto. E ora non so cosa pensare.
Davvero, mi sento la mente vuota. Incapace di formulare un ragionamento che mi porti a comprendere ed analizzare la situazione.

Abbiam passato la notte assieme, senza chiudere occhio. Baciandoci e parlando. Niente di più.
Stranamente, le conseguenze della sbronza mi sono arrivate verso le 8 di mattina. In cui ho cominciato a nn stare proprio benissimo. Lui ha capito ed è tornato a casa.

Anche se non so niente di quello che potrebbe succedere, mi sento contento della notte passata con lui.

Quei semplici gesti, e le ingenue parole. Avevo 16 anni.

mercoledì 13 giugno 2007

Esame

Ricordo l'esame di maturità. I mesi, giorni prima. Non ho mai detto o pensato:
"Non voglio farlo! Merda, se potessi non farlo. Ma perchèèèè!?!?"

Sapevo che era inevitabile. Appena capito che sarei stato promosso, mi son messo in testa che era una cosa da fare. E quando sarebbe finita avrei sospirato e sorriso per la paura ed estrema tensione dei giorni precedenti. Si perchè la paura l'avevo eccome!
"E se mi chiedono quella cosa? Oh merda si, sento che mi chiederà proprio quella! Ma io non la capisco come cacchio faccio a farla! E se mi emoziono e vado in panico?! Se non mi si apre la bocca!? Sono nella cacca... poi mi metterò a fare il mio solito sorriso della serie "sorrido perchè non ho niente da dire"... "

Come si dice... la vita è un continuo esame!
Ed ecco che l'esame di maturità mi si ripresenta in tutte le sue forme nella vita "quotidiana".
Sto parlando del sesso [che nel mio caso quotidiano non lo è proprio per niente; direi più saltuario].
Mi rapporto al sesso esattamente come se dovessi fare un esame in cui dimostro le mie conoscenze e capacità.
~ ~
Situazione tipica
Conosco uno stragnocco in chat che non so come, riesce a convincermi a "vedere un film" a casa sua.

Dal momento in cui sono conscio di quello che succederà, fino al momento in cui sarò fisicamente con lui, ci penso ogni secondo della giornata(siano anche 2/3 giorni che ci separano!). Mi agito. Ho bisogno di sentirmi pronto, perfetto. Di modo che tutto fili liscio e senza complicazioni. Mangio poco per sentirmi leggero (sentirmi pesante mi rende estremamente nervoso!). Ho dei ripensamenti sul mio accettato invito, poi mi obbligo a farmi forza. E soprattutto mi affollo la testa di se e ma!
~ ~
Ti sembra normale L. ? Che uno si comporti così difronte ad un esame piacevole come il sesso?...
Si perchè a me piace, a differenza dell'idea che posso darti. Eccome! Anzi spesso vado in depressione quando è un bel pò che non vado a letto con qualcuno!
Mi pongo le stesse domande ogni volta, le stesse che mi son fatto per giorni prima dell'esame. Forse perchè ci trovo molte similitudini.
  1. Prima gli esami scritti, 3 diversi e con durata di tempo differente... In simil i preliminari: baci, tocchi, lecchi, succhi, parli. C'è chi lo fa meglio e chi peggio. Chi riesce meglio in "una materia" piuttosto che un altra. (Ho sempre pensato che il saper parlare e toccare il corpo dell'altro nel modo giusto siano le qualità più importanti).
  2. Poi gli orali... Si passa all'atto consistente del rapporto. Fatti gli scritti nel modo corretto è una passeggiata. Ti sei portato ad un punteggio abbastanza alto per poter considerare il rapporto "soddisfacente". Certo, se scazzi totalmente agli orali, l'esaminatore te la fa la faccia storta e nessuno rimane positivamente impressionato: il tuo punteggio potrebbe calare. Se invece fai bene pure questi ottimo: magari ti danno anche la lode!
Se non con il mio ex, con il quale fare sesso era la cosa più spensierata del mondo, con tutti gli altri è così. Alla fin fine, quando lui lo cava fuori e tutti e due siam venuti; la prima cosa che penso è: "E' finita!". Ne sono felice. Ma il giorno dopo ne voglio ancora. Però il fatto di vedere il sesso in questo modo mi disturba. Mi preoccupa. Ma solo a livello superficiale: mi limito a considerare il mio approccio come problema. Constato il fatto e stop.
Non ho idea di come le altre persone si rapportino al sesso. Ma ho la certezza che molti di quelli che vogliono dare l'idea di "scopaioli incalliti" in realtà hanno qualche pensiero che li tormenta e affligge. E quelli che invece lo sono realmente fino all'osso è perchè si sono "costretti" ad esserlo.
E' troppo complicata e sfaccettata la mentalità gay. E anche se ne faccio parte da 10 anni buoni, non l'ho mai capita.

Tutt'ora non riesco a capire la metà di me stesso.

lunedì 11 giugno 2007

Male, male, la salute butta male!

In primis, è il caso di precisare che l'effetto "febbrEccitato" quando si arriva alla temperatura corporea di 40°C svanisce totalmente. Forse ti scordi di avercelo anche un pene.
Due giorni infernali: giovedì mattina mi son svegliato con 40° di febbre! Pensavo di stare sognando. Ho optato per il correre a casa col primo mezzo e farmi visitare. La situazione alla sera è peggiorata con 41° di febbre e frasi deliranti davanti ai miei genitori che si disperavano. Faticavo a respirare, a tenere occhi aperti e a restare cosciente. Mi sa che per un minuto ho anche perso i sensi! Ma la cosa più bella è stata: io in lacrime che chiedo a mia mamma:"Ma perchè mi ammalo sempre iooo!?!". Lei toglie la benda fredda dalla mia testa e si alza in piedi rigida:
"Luca! Frequenti gente promiscua, luoghi sudici e sporchi, fai uso di cose che neanche voglio immaginare, giri mezzo nudo in inverno.... e mi vieni a chiedere perchè cazzo sei sempre malato!?!?".

Venerdì stavo meglio; sabato quasi OK. Domenica ottimo e oggi stanco... eheh.

mercoledì 6 giugno 2007

febbrEccitato

L. è la fine...
il weekend si prospettava mitico fino a ieri: venerdì mega festa sbronzante a più non posso. Sabato sera apertura estiva di una disco a Rimini. Domenica cazzeggio pomeridiano con gli amici.
Domenica mattina scorsa invece ( il 3 giugno) mi son svegliato con un leggero mal di gola. Niente di allarmante ho pensato. Oggi il dolore è quadruplicato; ed io son qui al lavoro con altissime probabilità che dentro di me stia covando un'influenza!! Cazzo merda! Poi mi conosci, io di medicinali ci capisco poco niente: solo ieri ho scoperto che mi serve un antinfiammatorio. Allora via in farmacia a chiedere un OKI, per cui servirebbe ricetta medica. Che ovviamente io non ho avendo il medico di famiglia giù a casa! Allora mi presento la e gli dico che l'altra volta il medico mi aveva detto di prendere quello. Alla fine riesco a convincerla mostrandomi molto dolorante... In realtà non avevo idea dell'esistenza di sto OKI. Alla sera è riuscito a farmi stare un pochino meglio e anche ora(dato che l'ho preso 3 ore fa). Ma ora mi sa che ho anche la febbre! E guarda un pò, nella mia attrezzatissima casa di fortuna, manca un fottuto termometro! Insomma sono in panico e non posso neanche prendermi giorni dal lavoro.
A me la malattia però fa un effetto strano. Non mi sento stanco e con la voglia di fare niente. Anzi a volte è capitato che avessi 40 di febbre e camminavo per casa sereno e tranquillo, senza delirare come fanno molti. E la cosa più strana è che mi rende involontariamente eccitato! Non riesco a farci niente! ... Vedo una forma che possa vagamente assomigliare ad un pene e via associazioni di idee a catena

pene -> sesso -> scopo -> penetrare -> su/giu -> spingi -> ansima -> graffia -> ecc, ecc...

La cosa triste è che non posso neanche soddisfare certe cose. Ancor più triste è che sia nello stato da malato e non in quello sano, che sta eccitazione mi venga a comando. Di solito mi ci vuole un attimino in più...
Sogni strani mi raggiungono nel sonno. Le mie ansie si materializzano in strane forme nei miei occhi chiusi. Sarò originale ma, una delle mie più profonde preoccupazioni, uno di quei fatti che quando li senti al telegiornale ti viene veramente una sensazione di tristezza e disagio, è il surriscaldamento globale e tutti i suoi effetti sull'ambiente. Si, quando sento al TG di gente che si ammazza per motivi inesistenti e completamente stupidi, o cambio canale, o seguo pensando:
"Certo che la gente è proprio strana: spendere capitali per fare una guerra in nome di cosa? Costruire l'atomica o uno scudo spaziale per proteggerci da cosa?
- Non da "cosa", ma da chi? -
Da noi stessi cazzo! Vogliamo proteggerci da esseri identici a noi, capaci di parlare e costruire cose fantastiche, e che sperano tutti(quasi tutti)nella pace nel mondo. Tutti la vorrebbero ma nessuno la fa."
"Oppure quando sento di vicini di casa che si ammazzano perchè fanno troppo rumore. A quest'ora io e miei coinquilini saremmo già morti".
Invece la Terra, come può reagire? In nessun modo. Per reagire reagisce vè: tant'è che siamo a giugno, fuori diluvia e io dormo col piumone! Ma sarà roba!?
E' di proteggersi e tutelarsi che non può. Oltre ad ucciderci fra noi, uccidiamo lei. E lei che fa? Prima o poi ucciderà noi.
I miei sogni rappresentano scenari da film horror o catastrofici tipo "Deep Impact". Le informazioni e notizie che leggo durante il giorno riguardanti questo tema, me le ritrovo di notte materializzate. Leggo di giorno che con il progressivo riscaldamento delle acque oceaniche, nuovo specie mai scoperte degli abissi più profondi, son salite più in alto e son state scoperte. Esseri mostruosi che ai miei occhi assomigliano a ragni giganti o rettili schifosi. E così cosa succede? Sogno di essere in vacanza al mare e che ragni marini giganteschi balzando dall'acqua a tre a tre con voli di 10 metri... Avanzano e mangiano i bagnanti. Staccano loro la testa venendo fuori dallo scolo del water! Ecc, ecc...
Si è vero: anche da sano i miei sogni non son tanto più normali. Ma di solito mi limito a volare o cadere in ambientazioni circa normali.
M'ha; devo curarmi al più presto.

lunedì 4 giugno 2007

Un ritorno s / gradito

Ciao L;
è da un pò che non ti scrivo. In questi giorni la mia testa è occupata da mille pensieri diversi. Potrei dire che sono successe tante cose, ma alla fine non è vero.
Mi sto rendendo conto che nella mia vita prima o poi tutto ritorna. Errori e persone del passato, riemergono. Certe situazioni ormai sgretolatesi, si ricostruiscono. Ho paura. Paura perchè, come molto si ripresenta ciclicamente, non voglio che mie vecchie sensazioni mi occupino la mente. Specialmente la deprimente sensazione del dolore mentale, e dell'emarginazione.

Tutto torna...
  1. Il ritorno numero "Uno" è stato ieri sera. Poco conto [..forse..]. E' successo prima che cominciassi a scriverti L. . Però te ne parlai a voce. L'ingegnere: figura di 15 anni più grande di me del periodo prenatalizio 2006. Mi ero da poco trasferito in questa città, ed era la prima cosa buona mi capitasse dopo un paio di mesi spesi nell'adattarmi alla nuova realtà. Mi piaceva. Era dolce e si, troppo buono. Poi sai, la prassi vuole che la gente vicino a me piombi in uno stato di confusione mentale; indecisioni esistenziali; e finale esiliazione spirituale. Così tanti saluti all'ingegnere. Ci stetti male non poco. Mi chiedevo come una persona così grande e (teoricamente) matura potesse avere sti squilibri mentali immotivati. Andò come andò. Per un pò continuò a dirmi che gli dispiaceva, che avremmo dovuto rivederci, che prima o poi mi avrebbe invitato a bere qualcosa ecc... Non accadde mai. Ieri sera siamo usciti assieme. Saran passati quanti?.. 4/5 mesi forse dall'ultima volta che l'ho visto. E' sempre bello come allora.
    {
    Siam andati al cinema a vedere un film a dir poco orrido: "Zodiac".
    Circa due ore e mezza di dialoghi su ipotesi di assassini con mille nomi di
    personaggi che non ci si sta dietro. Alla fine avevo perso sensibilità al sedere.
    Fortuna ho avuto un weekend riposante senò mi sarei addormentato dopo la prima ora.
    }
    Abbiam molto chiacchierato del più e del meno ma è stata una serata piacevole. Riesce sempre a farmi ridere e ciò mi fa felice. Ha un modo di fare e parlare suadente e affascinante. Ma al momento dei saluti, la lingua in bocca non me la son fatta infilare: "Mmm.. Sai, non mi sembra molto il caso... " ho detto. Senza disappunto, m'ha nuovamente rilanciato un improbabile invito a casa sua per una cena o roba simile. Ma son già tranquillo non ci sarà mai.

  2. Avevo 11 anni. Prima media. Classe con 6 maschi e circa 16 femmine. Di chi potevo essere subito amico se non delle due più strambe!? Dopo 10 anni sono ancora le mie migliori amiche. Ma alla soglia dei 16 anni le loro strade, che sin dalle elementari si erano incrociate, si son divise. Stessa classe di liceo, ma smisero di parlarsi. Un litigio furioso per motivi che ora non ricordo neanche più chiaramente le mise l'una contro l'altra. Fu un dramma per me. Imparai a destreggiarmi fra inviti fatti all'una all'insaputa dell'altra, e cose simili. Non potevano trovarsi assieme nella stessa stanza. 5 anni son passati. E circa 3/4 mesi fa, hanno ricominciato a parlarsi. Il tempo ha cancellato ogni astio fra loro e rivederle riabbracciarsi e scusarsi reciprocamente m'ha fatto scendere una lacrima. Lo ricordo come fosse un ora fa.
    Ora però stanno tornando sensazioni vecchie, adolescenziali. Forme di gelosia non amorosa. Ma puramente possessiva. Capitava, negli anni passati, che loro a volte si vedessero senza dirmi niente. Non perchè non mi volessero, ma semplicemente volevano stare un pò loro due sole. Io impazzivo quando poi lo sapevo: mi sentivo escluso, con la paura di perdere le due persone a cui volevo più bene al mondo(esclusa la famiglia ovvio). Di rimanere senza amici e finire col suicidarmi di solitudine... [la magia dei castelli in aria]. Sta di fatto che son riuscito a superare questa "tremenda turba adolescenziale" sano e salvo, ehehe!
    Ma ora ho di nuovo paura. Loro due sono unite forse più di allora. L'essere state separate per anni ed essere cresciute abbracciando stili di vita totalmente diversi forse ora le avvicina ancora di più: l'una alla scoperta di ciò che l'altra è diventata.
    "Sentiranno meno il peso della mia lontananza ora che non abitiamo più tutti e tre nel raggio di un paio di kilometri? Mi rimpiazzeranno con un nuovo amico? La loro riscoperta amicizia potrà tranquillamente fare a meno dell'elemento utile a formare il vecchio trio?"
    Di ciò ho paura. 10 anni le conosco. Ma non riesco a parlare loro di questa cosa. Perchè sicuramente non mi direbbero se fosse vero: "Si Luca, ora possiamo anche fare a meno di te. Ci divertiamo ugualmente, anzi anche di più, pure quando tu non ci sei!". Cercherebbero di rassicurarmi e basta. Ma poi io mi sentirei comunque emarginato. Non vorrei mai sostituirle con nessuno, ma riconosco che il farmi nuovi amici per me è sorprendentemente difficile; anche se lo vorrei tanto. Sono abbastanza schivo e timido, e ciò mi preclude ogni approccio. A volte penso che siano le mie inconsce manie di protagonismo ed egocentrismo a farmi scattare ste paure. Ma riflettendoci non è vero. Ho solo paura.

  3. L'emarginazione auto inflitta è terribile. Può essere causata da molte cose penso. Ti obbliga a stare solo, a schivare gli sguardi e parlare il meno possibile anche con gli amici più cari. Ti deprime, ti fa piangere. E ti pone il dubbio: "Vale la pena vivere così? Rimarrò solo per sempre. A parte la mia famiglia, nessuno riuscirà ad amarmi per come sono dentro".
    L'adolescenza: periodo magico e insieme, per alcuni, arduo. Una prova di sopravvivenza quasi. Certo, quando stai passando un brutto periodo ti dici sempre che "nessun altro capisce cosa sto passando!"; e pensi che peggior problema al tuo non esista.
    Io, come capita a molti bambini che crescono, sono passato per il periodo "oddio santo la mia acne mi sta distruggendo!". ["oddio santo", solo perchè a 13 anni anni ancora mi era proibito dire parolaccie!] Ero bagattato, deturpato, sfigurato, devastato. Un campo di battaglia. Inguardabile. Io stesso facevo fatica a guardarmi. Molto spesso alla mattina per lavarmi il viso, andavo nel bagno in cui non c'era lo specchio. Non volevo vedermi. Speravo che andando a scuola inconscio del mio stato sarei riuscito a guardare in faccia compagni e professori. Piangevo spesso e volevo stare solo. Non riuscivo in nessun modo a mandarla via. Questo strazio è durato 4 anni mi sembra. Verso i 19 anni ero completamente "pulito", nuovo e rinato. Anche nella mia testa. Mi guardavo allo specchio sorridendo felice di me e della mia nuova pelle. L'immagine di me con quelle cose in faccia non c'era più.
    Ma il ricordo del dolore si. Quello all'occorrenza, lo ricordo perfettamente. Ogni dettaglio e spigolatura tagliente di quel pesante supplizio, che mi alienava da tutto ciò che mi serviva a sorridere ed essere solare come di mia natura; è vivo. Solo assopito è stato in questi ultimi anni.
    Ora, un mio familiare sta male. Qualcosa che ancora si deve capire cosa cazzo sia, lo sta assalendo, costringendolo a bendarsi le parti nude del corpo per la vergogna. Quando ho visto quella cosa sono rimasto disgustato. Gli ho fatto il verso con la vocina; la frase TOP della mia adolescenza in ambiente domestico: "Ma Luca, conta quello che hai dentro, non come sei fuori. E le persone che non lo capiscono devi evitarle!". Ha colto ovvio il lato "ironico" della cosa. L'ho detto mentre strimpellavo la chitarra, con lo sguardo basso sulle corde per non far vedere gli occhi lucidi che mi erano venuti. Avrei voluto piangere, perchè dolore ancora più grande di quello che per 4 anni ho passato, sarebbe che lo stesso dolore lo provasse una persona che amo. E quello spigolo nel tempo smussatosi, m'ha sbattuto in testa più affilato che mai.
    Non voglio che vada in giro a testa bassa, allontanandosi dagli amici o inventando qualche scusa per non vedersi con gli amici in tutte le sue strambe attività creative. Non riuscire neanche più a incazzarsi con qualcuno che ti frega il parcheggio perchè la lite non sussisterebbe: l'altro per la pena si scuserebbe e andrebbe altrove.
    Io poi, dopo quello che ho passato, ho la repulsione per tutto ciò che deturpa la bellezza di una pelle bianca e liscia. Ma stupendomi di me stesso, ho aiutato questa persona a fasciarsi, senza provare alcuna senso di ritrarmi.

  4. Posso ormai dire che il mio storico Ex, è tornato nella mia vita. Dire sottoforma di "amico" sarebbe forse esagerato, ma la cosa più bella è che ora riesco a parlarci senza pensare che vorrei infilargli la lingua in bocca o possedere ancora in esclusiva quel corpo. Mi confesso a lui, come facevo quando stavamo assieme. Chiedo consigli, ridiamo e scherziamo. Penso di non amarlo più e, cosa più bella, forse non riuscirei neanche ad amarlo di nuovo. Può anche parlarmi dei problemi sentimentali con l'attuale suo ragazzo, che me l'ha portato via, senza che io abbia smanie omicide. Un ritorno gradito dunque. Ma in forma diversa.
Ciò che semino ora, deduco quindi mi ritornerà in futuro.

[Buono a sapersi]

lunedì 21 maggio 2007

Spengo il cervello x24h

Mi serviva. Eccome!
Una giornata di completo relax, lontano dallo smog di sta città e con gli amici a cui più tengo. Fare quello che mi piace di più: bere, dire/fare cazzate, stare assieme e sorridere. Come? Ma ovvio L. : una bella gita in montagna!!!
Era forse da un anno che non andavo oltre i 100 metri sopra il livello del mare...
Sveglia alle 7:30, mi preparo, passo a prendere G., poi via da tutti gli altri. Alle 9 partiamo! Alle 11 arriviamo. Il posto è bellissimo: un bosco davanti ad un fiume stupendo. Appena arrivo decreto subito l'andamento generale della mia giornata: mi apro una birra.
E dopo quella, è stato un susseguirsi di vino bianco, rosso, limoncello, birra, fragolino. Abbiam fatto la grigliata e mangiato come animali. Eravamo in 16, non credevo così tanti! Mi sento bene quando si è in tanti assieme per fare qualcosa di diverso dalla solita uscita al pub o disco. Poi in un luogo come quello, dove l'unico rumore che senti è il riso degli amici e lo scroscio della cascata. Non il rumore di un aereo in decollo o dell'ennesima bestemmia sparata da vecchi barboni ubriachi perchè han finito il Tevernello!
Insomma è stata una splendida giornata. L'unica nota negativa è che mentre percorrevo il fiume alla sorgente, mi trovavo ad un metro di altezza dall'acqua e per proseguire dovevo aggrapparmi ad una roccia. Ahimè... diamo colpa alla mia poca sobrietà del momento se la mia mano è scivolata e io con lei dentro al fiume. Con la macchina digitale nella tasca dei pantaloni!!!!
Mi serviva questa giornata. Ora che è passata mi accorgo che la mia testa ne aveva davvero bisogno.
Perchè per un giorno intero non ho pensato a tutti i miei cacchio di problemi e delusioni varie. Sarebbe utile se a comando potessi fare ciò quando voglio: spegnere il cervello per un giorno intero.
Click!

giovedì 17 maggio 2007

Il miglior consiglio? ... Non dar mai retta ad un consiglio.

"COOOsaaa!? E tu ti sei incazzato perchè non ti ha scopato!?!? E gliel'hai pure fatto capire quando eri sopra di lui nel letto!?! Ma Luca: è chiaro che è colpa tua. Cioè se io fossi in lui a quest'ora ti avrei già mandato a cagare. Io ci rimarrei malissimo! Mamma mia, non credevo che fossi così ninfomane! E' evidente che sei tu in colpa e la prima cosa che farai domani sarà chiedergli scusa.. Ok?!"

L. , ero a cena con Francesco martedì sera. Era da un bel pò che non ci vedevamo. Gli ho per forza dovuto raccontare cos'è successo con lo PseudoBoy. E lui è stato anche il primo a cui ho espresso il mio dubbio. E questa sopra, dopo avergli parlato per una mezzora buona di seguito, è stata la sua reazione. Mi ha consigliato di parlargli e chiedergli se è per quello che si è distaccato da me. Forse a causa del mio comportamento sia in quel momento, che anche durante la settimana: lui si fece sentire sempre meno, ed io lo interpretai come un segno di tedio verso me, e a mia volta smisi di farmi sentire...
IO, che stavo bene nel mio dubbio; ed ero certo che nel giro di qualche altra settimana mi sarebbe passata del tutto, non potevo non ascoltarlo!?! Ovviamente no. Ho dovuto seguire il suo consiglio. Sentivo di non poterne fare a meno di sentire la sua risposta. Qualunque essa sarebbe stata.
Almeno so con certezza di essere stato mosso non da un motivo di pura curiosità, ma dalla speranza che Francesco avesse ragione: che pseudoBoy volesse solo delle mie scuse e la mia conferma che se avevo smesso di farmi sentire, era perchè c'era stato un grossissimo malinteso comune.
Lui mi avrebbe guardato con un sorriso, mi avrebbe abbracciato e poi baciato.
Certo, se fosse stato una favola ci stava. Ma questo è più che altro un gioco al massacro: sadico e in cui la falsità e ipocrisia si sprecano. Da parte sua ovvio...
Sta di fatto che ieri sera poi sono andato a ballare. Nel pomeriggio ho contattato pseudoBopy e gli ho chiesto se potevo parlargli di una cosa quella sera in disco. Lui, dopo una settimana e passa che non ci sentivamo, s'è mostrato tutto gentile ed educato; come se non avessimo mai smesso quasi. Comunque ha risposto che non c'erano problemi e che era anche curioso. A mezzanotte passata entro in disco, dopo 10 minuti lo vedo assieme al suo amico e, con un pò di esitazione, vado a salutarlo. Lui sorride tutto contento e mi parla con frasi di circostanza. Mi sento agitato e stranamente in imbarazzo: gli chiedo se ha tempo ora di parlare per qualche minuto. Mi dice che non voleva lasciare da solo il suo amico in quel momento. Ma che poi avremmo di certo parlato. Io gli credo.
Passano 2 ore e lo osservo da lontano continuamente dalla pista e cubo su cui ballo. Ha una faccia contenta. Troppo; troppo contenta. "Ma che cazzo hai da ridere!?" mi chiedo sorridendo. Ogni tanto vedo che mi sta osservando "sfuggevolmente". Si dai L. , quei momenti in cui vuoi adocchiare uno e appena ti giri sai già dove buttare lo sguardo. Come se avessi anche gli occhi dietro la schiena e sapessi sempre ogni suo spostamento.
Lo ribecco fuori che fuma. E' solo! Allora mi avvicino e gli chiedo se quello poteva essere un buon momento. Lui esita, troppo. Mi puzza di scusa: "Mmmm, no ora meglio di no. Sta arrivando il mio amico". Allora vado, allontanandomi di qualche metro. Un minuto, ed arriva il suo amico con appresso un altro(orrido).
Io son seduto con i miei amici a neanche 10 metri di distanza. Sono in pieno campo visivo quei tre, e lo sanno benissimo. Fumo. Il tempo di fumarmi 3 sigarette e: l'amico di PseudoBoy se ne va, lasciando lui e il bruttone assieme. Lui ci prova, e lo sconosciuto ci sta. Sento dentro di me salire un qualcosa: dallo stomaco fino alle guance. Penso fosse un desiderio omicida analizzandolo razionalmente ora. Li guardo ad occhi aperti, immobili.

Interpretazione di questi: "Ma che cazzo fa!? E' fuori!? Cioè qui davanti a me? Io gli chiedo di parlargli e lui inventa scuse perchè in realtà deve farsi il mostro di Lochness!?? Oddio santo! Devo ammazzarlo!... Bene, è il caso di farsi una sigaretta."

Francesco sta pensando a cosa poter dire per farmi andar via l'espressione di uno che ha appena visto il suo cane parlare in latino. Sento che mi parla ma non colgo il significato delle sue parole. Mi alzo dalla sedia e comincio a girare su me stesso. Appena torno al mio posto quei due son spariti e non gli ho più visti.
Basta! Non voglio più aver niente a che fare con quella persona. Anche a costo di stare male altre settimane. Che cosa orribile. Che falso del cazzo! Son certo che tutto quello che m'ha detto da quando ci conosciamo sia stato o per circostanza, o perchè sta seguendo un corso di recitazione drammatica e mi ha usato come ignaro compagno di allenamento! Fanculo (di nuovo).
Questo è ciò che ho pensato per il resto della serata. In cui per fortuna mi son distratto limonando con uno.

[Uno più giovane di me, e alto la metà di me... L'ho dovuto prendere in braccio 2 volte per non spezzarmi la schiena a baciarlo.
Santa! Certe visioni shock come quella di PseudoBoy e Lochness ti portano a fare cose che non faresti mai!]

Ho finito la mia serata.
~ ~ ~ ~

Oggi mi ha contattato in chat.
{
Ora L. immagina che per tutta la nostra conversazione(di 5 minuti neanche) io abbia sempre urlato mentalmente "Vaffanculo, fottiti, fottiti stronzone!".
}

Mi ha detto che gli dispiace non essere riuscito a parlarmi. Ma che spera di poterne avere ancora occasione. Gli ho detto che non aveva più importanza e che sarei potuto rimanere col mio dubbio. Lui ha insistito col dire che se avessi cambiato idea, lui c'era. FINE.
Mentre lo dicevo, avevo paura che non fosse vero ciò che scrivevo. Che più avanti mi sarei fatto risentire. Ma mi sono accorto, e convinto, di una cosa:
di certo una persona come lui non si farà risentire, se non per saluti di circostanza. E io di certo me lo toglierò dalla testa, grazie al ricordo del suo comportamento totalmente scorretto.
E grazie...
...anche al fatto di essermi capacitato che non gli interesso neanche un poco.

lunedì 14 maggio 2007

L'insolito dubbio

Sono a corto di idee L. .
A me il caldo da alla testa pesantemente. E oggi qua cosa sono? 25°C buoni buoni. Poi lo sai, in sta città fra smog e umidità è ancora peggio. In questi ultimi 2 giorni ho offerto alla mia testa abbastanza tempo per elaborare pensieri e immagini a random.

{Ieri una bella giornata al mare. Si stava da Dio.
Mi son svegliato alle 9 poi con gli amici alla spiaggia gay. Certi fighi...
Come prevedevo, la mia pelle da bianco cadaverico s'è dimostrata molto
protettiva e riflettente ai raggi solari: tant'è che la mia
abbronzatura della giornata è stata pressoché nulla.
E qui ho avuto quelle buone 4 ore per vagare con la mente
Stanotte invece gli inquilini del palazzo di fronte hanno pensato bene di invitare amici
e giocare a Taboo a finestre aperte alle 2:30 di notte. Ma io dico: almeno invitate persone che sappiano un minimo giocare!
La parola era SIRENA(riferita a quella lampeggiante di emergenza). Secondo te
ha anche lontanamente pensato a dire: "Quella mezza donna e mezza pesce in fondo al mare?"!?!
NO!! Ha imboccato una assurda strada per farlo capire che neanche ricordo. Poi tutti per 10 minuti gli hanno urlato addosso a sto qua facendo un casino bestiale!!
E quindi tempo notturno per pensare}

Insomma con tutto sto tempo dato alla mia testa.. ho partorito sto pensiero, che mi sta un pò ossessionando. E sta fissa, è penso la prima volta che mi viene nella mia vita. E quindi mi chiedo il perchè anche di questo. (Una catena in pratica)

"E' colpa mia se è finita con lo PseudoBoy??"
Eccola. Non riesco a rispondermi. E' uno di quegli interrogativi della vita a cui non potrai mai dare una risposta. Cioè; forse potrei averne una chiedendolo direttamente a lui. Ma preferisco non farlo (almeno per ora riesco a farne a meno...)(Anche perchè manco lo sento più!).
Ho paura che quella sera a casa mia, la mia reazione sia stata inopportuna e forse esagerata alla sua "volontaria dimenticanza". Per me non lo era, ma ad un occhio esterno(il suo) è possibile di si. Anzi, la certezza mi sta salendo sempre più. E mi maledirei se così fosse.
[Certo: anche lui potrebbe capire che a tutti a volte capita di scazzare su qualcosa
di inopportuno e quindi magari farmelo notare, ma vabè... ].
Io mi sono anche scusato ma forse, o non è servito a farmi perdonare, oppure il motivo del suo improvviso disinteresse non dipende da me(almeno direttamente).
Sta di fatto che è la prima volta in vita mia che mi chiedo con malsano tormento di pensieri, se sia stato io a rovinare tutto con questa mossa sbagliata, oppure no.
E poi mi chiedo anche perchè mi pongo questa domanda!! Non potrei fregarmene e basta?
Non ci riesco... e il pensiero indica inevitabilmente il mio affetto per lui.
Merda, uno di cui mi ero affezionato!
E c'è un'altra cosa che me lo fa capire. Un aspetto del mio comportamento che solo raramente ho. Quando finisce una relazione fra me, e uno a cui in qualche maniera mi ero affezionato, comincio a diventare un pò psycho...
Quando è finita col mio ex, per quasi un anno ogni volta che vedevo il modello della sua auto in giro la seguivo con lo sguardo, per vedere se poteva esserci lui o no al volante. Ma sempre! Anche mentre io stesso guidavo. E un casino di volte per sta cazzata ho rischiato di tamponare qualcuno.
Anche con un altro ho fatto la stessa cosa. Mi viene automatico allarmarmi per vedere se possa essere uno di loro (a quale scopo poi, lo sa solo la parte della mia testa che si occupa dei monologhi).
Quello che però più di tutti mi preoccupa, è il profumo. L'odore.
Solo per il mio ex mi era capitata una cosa del genere: andare in giro e sentire raramente il suo profumo in un luogo a caso, in mezzo alla gente. E subito la mia testa: "AAHH!! Dove staa!?! Dov'è dov'è?!". E cominciavo a saltare per innalzarmi fra la folla e vederlo. (Ovviamente lui non c'è mai stato). Più che profumo, era il suo odore naturale. Della sua pelle. Niente di che, ma a me piaceva tanto e sapevo che poteva essere solo suo.
Il fatto più inquietante è che anche per lo PseudoBoy mi è successa una cosa così. Ero al mare una settimana fa per aperitivare con le amiche. In mezzo alla folla, il suo odore: quello che sentivo quando strisciavo la punta del mio naso sulla sua pelle. Andando dal collo giù fino all'inguine.
Mi sono immobilizzato e ho cominciato a trotterellare come un idiota davanti a tutti. A saltellare e mormorare fra me il suo nome. Come se stessi cercando il mio gatto fra i cespugli. Niente, non era li.

Odio quando la mia testa mi gioca sti scherzi. Perchè se mi sforzo a non pensare all'immagine di qualcuno che ho bisogno di dimenticare, la mia mente mi costringe a pensare a lui in altri modi.
Sento la sua voce.
Sento il suo odore.
Lo vedo nel viso di un altro.
Lo vedo in un sogno.



giovedì 10 maggio 2007

Quando ci sei dentro, ti accorgi che si stava meglio fuori

L. ;
da poco, come avrai visto, sono entrato a far parte di questa nuova tendenza dei blog. Se non dico cacchiate, dovrebbero essere quelli che più caratterizzano il cosiddetto "Web 2". O almeno, i primi che hanno stimolato questa evoluzione del passaggio da 1 a 2 del www. Oh bhè, non sono il tipo di parlare di tecnologie e tendenze di rete(anche se come sai, ci son dentro fino al collo). Ho iniziato a leggere qualche blog qua e la, giusto per avere qualche spunto, qualche dritta su come tenerne uno. Le tipologie di linguaggio usate, le tematiche, le interfacce, ecc ecc... Ammetto la mia scarsa capacità di linguaggio e di fluida discussione(nonché un vocabolario mentale abbastanza limitato), ma ho voluto provare.
Comunque, mi sono imbattuto nel blog di un ragazzo molto attivo da quello che vedo. Ricco di iniziative e che sostiene ideali che in parte condivido e sostengo a mia volta.
~ ~ ~
Una manifestazione di una battaglia da lui sostenuta, nota sotto il nome di critical mass,
me la son ritrovata espressa mediante un grazioso volantino che qualcuno ieri ha lasciato nel cestino della mia bicicletta. Ho fatto un sorriso e...
...mi son accorto che la ruota della bicicletta era bucata.
Questa è quella che si chiama Sfiga o "coincidenza da farti cadere le palle"
~ ~ ~

Mi ha destato interesse una idea molto simpatica. Non so se hai notato; ma da ieri qua a destra c'è un piccolo banner bianco/nero che annuncia a tutti il mio essere fumatore. La cosa di certo non era una novità. E chi mi conosce, sa che col poco bene che mi voglio non poteva finire altrimenti...
Ad ogni modo, il motivo per cui l'ho messo è desensibilizzare qualcuno che ancora non sia dipendente; e quindi reversibile. Come? Bhè, leggendo quello che scrivo e capendo un pò della mia vita potrebbe pensare: "E se fumo, divento come lui!?!?"... Ahahah. Ok ok, sto scherzando!
In realtà vorrei che al posto di quel banner, ci fosse scritto "Io NON fumo". Non è da molto che ho preso il vizio. Circa un anno penso, forse un pochino di più. Si ok, capitava di sfumacchiare anche quando avevo 17 anni, ma raramente e in serate particolari. La prima sigaretta me la fece fumare l'ex di una mia amica in gita scolastica. Eravamo a sciare non ricordo dove. La scena è un classico: me la accende, mi dice come si fa, mi fa vedere e me la passa. Io esito un attimo poi provo e... tossisco come un deficiente. Mi disgusta quel sapore. Proprio mi chiedevo come sia possibile che la gente fumi! E mi convinco del mio pensiero, certo al 100% :"Non fumerò mai, sarei un idiota ad aspirare quella roba!".
E' stato sempre un crescendo.
Le più volte le fumavo quando litigavo col mio ex: uscivo di corsa di casa prendendo il pacchetto che tenevo ben nascosto, e mi rifugiavo in una capanna nel parco dietro casa mia. Quell'aria malsana mi intontiva. Mi faceva svuotare la testa e il nervoso mi passava. Mi sentivo rilassato e riuscivo a mandare quel tesoro a fanculo senza tante menate. Alcune delle mie migliori dame di compagnie già fumavano da un pezzo. E io ogni tanto facevo loro compagnia con le mie Philip Morris Slim: mi facevano sentire figo(ma in versione gay diciamo). So bene cos'è che mi ha fregato: il gesto. Il gesto del fumo e l'immagine che ti da. Io ad essere sincero, son sempre stato affascinato dall'immagine di uno che fuma. Non chiedermi il motivo perchè non ne ho idea. Però è vero: mi sentivo figo quando fumavo; adulto direi. Ed ero uno stupido: uno adulto(e quindi maturo si suppone)dovrebbe capire che se tutti dicono che fumare fa male, un minimo di verità nelle loro parole c'è. Comunque era il periodo in cui pensavo la solita famosa frase che mi faceva essere sereno:
"Tanto smetto quando voglio"
E in effetti stavo anche giorni interi senza fumare. L'evento che con esattezza ha segnato il mio punto di non ritorno, è stato il mio ex: quando m'ha mollato. Sono andato in una depressione che peggio di quella non ne ho mai avute. Fumavo, bevevo e piangevo. E andavo a letto con chiunque sperando che così lo avrei dimenticato e gli avrei quasi fatto un torto(un pensiero che ora mi risulta incomprensibile, ma che forse nella mia mente tempo fa aveva senso). Da quel giorno fumo tutti i dì. Non tanto, per fortuna: non mi ritengo un fumatore incallito. Ma anche fumando poco, mi sono reso conto che se non fumassi starei veramente meglio fisicamente. Due mesi fa decisi di smettere. In due settimane e mezzo fumai circa 4 sigarette. Mi sentivo veramente diverso. Respiravo che era un piacere, a pieni polmoni. Mi svegliavo pimpante. Non avevo mai la testa intontita. Ero più attivo mentalmente. In sostanza, più forte. Poi, sotto la "spinta" di una amica, ho riniziato. Ed ora sto continuando. Da quando con lo PseudoBoy è finita le porto anche al lavoro. Cosa che non faccio mai. Eppure mi domando spesso il perchè del mio fumare. Anche se forse sono io a non volerlo credere, deve trattarsi molto probabilmente di dipendenza. Si perchè a me fumare non da assolutamente gusto. Semmai il contrario a volte. E a volte si tratta di nuovo dell'atto in sé, della gestualità del fumare. O anche il solo fatto di avere qualcosa in mano. Non è come il bere: quello mi piace, mi da gusto e mi diverte. La sigaretta è totalmente inutile.

La Big Tobacco mi ha preso. Anzi, sono io che mi son fatto prendere. E ora che ci sono dentro...

mi accorgo che sarei stato molto meglio fuori.

mercoledì 9 maggio 2007

La falsità: una moda sempre in voga

Eccola è arrivata. Temperature sopra la media, maniche corte, sole picchiante: l'estate. Con lei ricomincia il periodo delle varie mode di stagione(che ovviamente evito di seguire perchè mi sentirei imbecille, anche se solo con una camicia a fiori ad esempio). So L. che tu sei un seguace invece. Assieme a questa, che in realtà non centra niente(figurati se mi metto IO a parlare di moda!), uno stile di comportamento che vedo molto in voga negli ultimi tempi. Sicuramente lo è sempre stato da che l'uomo ha scoperto il fuoco per carità; ma io lo sto vivendo sulla mia pelle da quasi un anno ad oggi: parlo dell'essere falsi e bugiardi. Certo, un minimo di collegamento col fatto che è estate c'è:
caldo+mare+svago+svestiti ==> +corna e tradimenti

Non che di inverno non ci siano bada bene! Ma d'estate si sa, è così. E per non farsi scoprire cosa si fa? Ovvio: si mente; si falsa il vero.
No, nessuno mi ha tradito(purtroppo?) dal momento che da quasi due anni non ho una ragazzo che possa essere chiamato tale(o meglio "fidanzato").
Confesso L. : prima di scriverti, ho lasciato passare qualche giorno da quando ho realizzato che con lo pseudoBoy le cose sarebbero finite di li a poco(pochissimo). Non mi andava di annoiarti. Ormai parlavo solo di lui. Del resto, causa il mio essere corretto e "leale", non vi era nessun altro di cui parlare.
Comunque posso dirti che è tutto finito: o almeno da parte mia lo è.
Non sto a dilungarmi nelle vicende susseguitesi perchè sarebbe la decima volta in qualche giorno che lo farei, e non mi va proprio cazzo! Ti vorrei solo far capire fino a quanto possa essere falsa una persona.
╔Domanda:
Il sentirsi dire:
"
Sei una persona fantastica davvero",
deve d'ora in avanti essere interpretato come:
"
Sei una brava persona, ma non fai per me: non è colpa tua; è un problema mio"...

Perchè la gente che frequento deve sempre dirmi belle parole, darmi ad intendere che si è affezionata a me con tipiche frasi del genere:
  • "sono in una situazione difficile. Ma se hai tempo di aspettarmi ne sarò davvero felice!"
  • "sei un ragazzo speciale, diverso da tutti gli altri che si trovano in giro"
  • "mi sento fortunato ad averti conosciuto"
  • "non sono venuto a letto con te perchè non mi sembri uno da scopata e via. Avevo paura di rovinare tutto quanto, come m'è già successo in passato...e con te non voglio"
  • "sento di volerti bene"
??????????????

Mi vien quasi da convincermi che la prossima volta in cui sentirò dirmi simil cose, lascerò perdere perchè tanto andrà a finire di nuovo allo stesso modo: a puttane!

Un'amica m'ha detto:
"Son cose che si dicono Luca. Se dovessimo credere a tutte le stronzate che ci dicono gli uomini dove saremmo adesso? Tutte in psicanalisi!",
aggiungendo poi:
"Devi trovarti uno che stia zitto! Zitto e che non spari cazzate! Io son stata con un ragazzo 4 anni...poi ha cominciato a parlare. Come sai l'ho mollato".

Perchè molti sentono il bisogno di pararsi dietro una maschera di bontà e correttezza? Sperano che la gente poi non capisca che dietro a quella c'è una persona di merda? Si, perchè quelli che fanno così tanto i carini e poi da un giorno all'altro sembra che non vi siate quasi mai conosciuti, mi fan davvero girare i coglioni a 1000. Anzi a 10.000!!
Insomma, in questi giorni son stato veramente male. Non me lo aspettavo proprio che sarebbe finita così. E il bello è che non si smentisce: falso fino all'osso. Ora si sta comportando come se niente fosse mai successo: mi saluta(quasi mai)tranquillamente, chiedendomi come sto, ecc. Il tutto freddamente e non più nella maniera dolce e carina che prima mi faceva volare con la mente fra le nuvole più leggere.
Lo scorso fine settimana è sparito per 3/4 giorni senza dare traccia di sè. Allora li ho capito che non era il caso di stare dietro ad una persona che ti tratta bene o male, a seconda di qualche suo fattore mentale ignoto.
DUNQUE, L'ENNESIMO

domenica 6 maggio 2007

Le 4 streghe sul regionale veloce

Domenica è tempo di risalire alla città che mi ospita e che così poco mi sta dando.
Oggi in treno ho pensato che sarebbe stato divertente osservare i passeggieri con un occhio più clinico del solito. E così, dopo aver notato che quello di fianco a me sorrideva spesso senza alcun motivo apparente, ho spostato lo sguardo su un gruppo di tre donne alla mia destra.
Mi basta scrutarle 10 secondi una per una, e vedo in loro un gruppo di streghe da cinema. Le due anziane sono una accanto all'altra. La prima dai capelli grigiastri secchi e trasandati. Ha uno sguardo inquietante e degli occhi azzurri vitrei. L'altra bionda ondulata, con occhiali da sole e una espressione immobile; non apre mai bocca. Opposte a loro le due più giorvani. Una rossa, bella e ben curata. Sorride spesso. L'altra bionda e ha quasi un tic all'occhio. E' una donna abbastanza abbondante. Tutte e 4 non parlano molto, e quando lo fanno hanno sempre una voce molto bassa e seria. Senza sbalzi di voce, ben impostata. La cosa che più mi fa ridere è che quando passano dei bambini piccoli(c'era un vagone pieno di scout!) tutte li seguono con lo sguardo smettendo di parlare. E la vecchia dai capelli grigi fa una faccia spaventosa davvero! Mha messo una gran ansia addosso! Mi ricordavano le donne di "Chi ha paura delle streghe?". Un film del '90 con la bravissima Anjelica Huston. In cui vogliono tipo mangiare i bambini o trasformarli in topi(non ricordo tanto bene). E' stata una esperienza molto divertente. Le ho osservate per quasi tutte le due ore di viaggio. Vabè L. , so che non te ne frega un marone; ma era per dire qualcosa di diverso dalle solite menate sentimentali :P

mercoledì 2 maggio 2007

Quando uno STRAparla

Ponte finito. Ritorno alla vita "ordinaria".
In treno stamattina mi son fatto tutto il viaggio con l'ex. Ci siamo incontrati per caso mentre il treno stava arrivando. L'ho obbligato a stare con me. Avevo voglia di vederlo e mi faceva piacere parlare con lui! (Non l'avresti mai detto vero L. ?) E così gli racconto la mia vita degli ultimi 2/3 giorni.
Sai, da un paio di mesi a questa parte non so perchè, ma lo sento molto vicino a me. Ci siam lasciati quanto?.. un anno e mezzo fa forse. Dopo quasi 3 anni assieme. Il mio primo e unico ragazzo. L'unico a cui ho detto "Ti amo" (...mettendomi poi a piangere). E' l'unico per cui ho pianto come mai nella mia vita; tantissime volte. Con lui sono cresciuto e uscito dall'infanzia. Sono maturato tantissimo e ho capito tante cose di come è giusto comportarsi con le persone. Penso di aver smesso di desiderarlo solo recentemente...negli ultimi 4/5 mesi forse. E forse è per questo che ora riesco a parlarci e scherzarci tranquillamente. Chiaro, vederlo con il ragazzo col quale sta(quello che me l'ha portato via)mi fa ancora irritare e li ammazzerei tutti e due; ma per fortuna non capita spesso.
Comunque lo pseduoBoy ha dato. E' confuso più di una trottola, non sa da che parte andare. Non sa quello che vuole. E tutte lo solite menate di chi è indeciso e coinvolto in troppe situazioni che lui stesso s'è creato. E' rimasto freddo anche dopo ieri, in cui abbiamo parlato (purtroppo in chat) di quello che era successo. Ci siamo chiariti. Mi ha dato una valida spiegazione e tante parole gentili e buone. Mi sono sentito meglio: non sono uno da scopata e via. Per questo ha voluto aspettare a farlo con me: per non rischiare di rovinare la situazione. Che gli piaccio e se ho voglia di aspettarlo, lui ne sarà ben contento.

{
MA: Quesito --> Quando uno ti dice: "sei una persona stupenda e mi piaci. Per questo voglio andarci piano con te..." (o raba simile).
Con "andarci piano" intende probabilmente il farsi sentire sempre meno, l'essere
sempre più distaccato e gelido. Così da far pensare ad una persona affezionata,
sensibile e complessata come me, di essere incappato nell'ennesima delusione d'amore.
Farla andare in paranoia.
sclerare --> litigare
Scrivere fine all'ennesimo capitolo. In un libro in cui ognuno di essi ha lo stesso esito.
}

Questo lo chiamo parlare a vanvera, straparlare. Uno si sente in pace con se stesso forse se per un attimo, mentendo, fa stare meglio l'altro? Penso di si. Immedesimandomi, mi sentirei alleggerito anch'io. Però non considera che le sue azioni e atteggiamento lo smaschereranno poi. E quindi avrà fatto solo la figura dell'idiota bugiardo e falso.
Ora quindi sono qui e non so cosa pensare...
  1. Le pensa veramente quelle cose ma ha solo bisogno di tempo; magari è un pò depresso per affari suoi...
  2. Oppure, ha bisogno di una ruota di scorta nel caso vada male con l'altro.
  3. Sta cercando lentamente di scaricarmi senza brusche sparizioni improvvise, lasciando però nella mia mente l'immagine di un ragazzo dolce e buono ma insicuro.
Allora: che gli piaccio(almeno esteticamente) ne sono praticamente certo. Però non mi basta per sparare ipotesi. E' meglio se sto a guardare, cercando di pensarci il meno possibile. Un asso in questo: ci son momenti in cui se mi impegno, nella mia testa c'è solo del vento che fa rotolare balle di fieno secche. Così farò.

Comunque grazie alle mie dame di compagnia, fino a oggi son riuscito a non pensare al dèjà vu della situazione. Ora lontano da loro non so. Spero di non affogare.

lunedì 30 aprile 2007

Una giornata di (non)ordinaria follia

L. ; il weekend del ponte è finito. L'ho visto, ieri. Abbiamo passato tutta la giornata assieme. Ma qualcosa non è andato come doveva(?) andare: altrimenti non sarei già mezzo ubriaco alle 3 del pomeriggio facendomi Bellini e Martini senza sosta! Tutto per non pensare a quanto sia inarrestabile la mia sfiga e, un pochino, anche la mia stupidità. Son andato da lui, ieri; facendomi 2 ore di treno. Ma il pensiero di vederlo non me le ha fatte pesare, anzi ero tutto febbricitante. Mi sono pure svegliato(non riuscendo più a dormire) con circa quelle 5 ore di anticipo.
~~ ~~
{ Santa!Mi stupisco che mi succedano ancora ste cose. Mi sento un ragazzino 15enne nel turbine accecante dell'amore immaturo e irrazionale: quello che ti fa fare le cazzate(= irripetibili carinerie) più innaturali per la tua(mia) persona! }
~~ ~~
Appena sceso, vedo subito la sua auto. Partiamo. Il viaggio fra chiacchiere varie dure circa 30 minuti. Siamo al mare. La mia prima volta quest'anno. In realtà non ho idea da quanto tempo sia che non vado al mare. In spiaggia siamo con suoi amici: gente abbastanza diversa da me. In realtà mi sento totalmente fuori luogo: sono accerchiato da ultra benestante gente di razza bianca che, mi chiedo come sia possibile, indossa invece un'epidermide di razza nera. Mi impongo di sbattermene; di cercare di essere mentalmente superiore a questo genere di situazioni e di non sentirmi in nulla inferiore a loro. Ad ogni modo dopo le prime presentazioni capisco che non serve: anche se alcuni appaiono evidentemente viziati, subito sono carini e simpatici con me. E in poco mi sento a mio agio. Appena chiedo se qualcuno ha la crema protettiva, dato che l'ho scordata, mi rendo conto a chi la sto chiedendo. Risposta corale: "No abbiamo solo abbronzante".
Passo 4 ore buone sotto il sole; a mia sorpresa senza annoiarmi o innervosirmi del caldo e dell'aria da spiaggia(che odio). Alle 16 inizia il mio processo di alcolizzazione. Alle 18 andiamo nella casa estiva(una mega villa) del suo amico per il (loro)cambio d'abito in vista dell'aperitivo serale. Si parla del più e del meno(cazzate su ciò che si vede in TV, cosa fai tu, età, "certo ke quei capelli le stanno proprio male tesoro!", ecc). Torniamo in spiaggia. L'atmosfera mi piace: musica pompata, gente figa, tavolo solo per noi e... alcool senza sosta. Gratis. Mi sento come in uno di quei telefilm chic americani. Mi piace da matti. Bevo e... bevo. Anche volendo non potrei non farlo: appena finito un bicchiere c'è qualcuno che me ne mette un altro in mano! Alle 20:30 circa ci avviamo verso casa mia. Mi struscio e mi stringo a lui per tutto il viaggio: mi piace troppo sentirlo a contatto con me. Quando mi sfiora le mani. Niente di fisico tipo brividi: è un'inebriante sensazione mentale. Soffriamo dalla fame ma, appena arrivati, mi butta sul mio letto. Ci baciamo e rotoliamo. In 2 minuti siamo già senza più un indumento addosso.
Non faremo l'amore: quello l'ho fatto solo una volta L. . Penso faremo sesso, no. Mmm...sesso "affettuoso"? Non so; ma non è una scopata cazzo! Lo so, ne sono certo. Mi piace e, di li a momenti lo faremo. Mi sarà dentro. Non importa quanto potrà farmi male. Guardo il suo viso, il suo corpo e mi sento sicuro, mi sento pieno di attenzioni. Mi dice che vorrebbe essermi dentro. Abbandono le esitazioni.
Niente
Una sua "dimenticanza" e non possiamo farlo. Sono stupito e turbato. Mi interrogo sul perchè. E non credo alla sua scusa di "essersene scordato". Mille dubbi mi assalgono. Altrettante ipotesi possibile. Zero soluzioni : l'ha fatto apposta, per qualche motivo a me ignoto. Ceniamo. L'aria è fredda e pesante. Il tempo sembra fermo. Dopo 1 minuto di silenzio(troppo per me) esordisco: "Secondo me hai fatto apposta a non portarlo!". Lui china la sua testa fra le mie gambe e non mi risponde. Capisco che non vuole reagire alla mia affermazione e gli dico di lasciare stare. Dopo mi chiede di accompagnarlo fuori che è ora di andare per lui. Sono le 23, e che una serata con un tipo finisca alle 23(ma soprattutto in questa maniera di merda) per me è inaccettabile. Chiamo G. e gli dico che ho bisogno di uscire e bere sennò mi sale la depressione. Intanto che arriva scrivo allo pseudoBoy che ho scordato delle cose nella sua auto. Che me le ridarà quando ci rivedremo. Un messaggio di merda freddo più del Martini che mi sto bevendo. Infatti neanche mi risponde. Torno a casa alle 2 di notte. Mi pulsa la testa e ho voglia o di piangere o di buttarmi dal terrazzo. Opto per la prima ma, neanche ci riesco. Non riesco a sfogarmi. Era facile per me scordare e gettare qualcuno fuori dalla mia vita se mi faceva soffrire: bastava imprecare contro di lui, e pensare intensamente che era solo l'ennesimo stronzo che non sa neanche quello che vuole dalla sua vita. Poi avrei cancellato un pezzetto al giorno di lui dalla mia testa. Lo feci anche col mio ex L. ricordi? Servì per un pò, ma poi lui tornò. E' sempre tornato. Stavolta non ho voluto farlo cazzo! Non posso cancellare l'ennesima persona senza provare a lottare per farla rimanere con me. E così farò.
Gli scrivo che mi dispiace dello stupido sms di prima dettato dall'ira del momento; che ho paura ci sia qualcosa che non vada e di cui non voglia parlarmi. Ma che mi piace, anche se non lo conosco bene. Perciò cercherò di non farmelo scappare.
Lui mi dice che io non ho niente che non va(anzi!), ma è lui! Confessa di non averlo portato apposta ieri sera. Dicendo che poi me ne parlerà meglio di persona, e presto. Sempre questo "presto!" cazzo! Non è mai presto alla fine. Passa sempre una settimana e oltre. Come ci si può conoscere se ci si vede a malapena una volta a settimana!?
:(
Sto male L. . Non mi sentivo così realmente depresso da tanto. La differenza di questa dalle delusioni recenti, è che ho paura non passi. O che sarà molto difficile.
A momenti arriveranno le mie dame di compagnia. Così non starò da solo a pensare per tutto il giorno se è il mondo che va a rotoli, o sono io che non riesco a rotolare alla stessa maniera del mondo.

sabato 28 aprile 2007

La Farmacista

E' tardissimo L. vado di fretta. Però questa te la devo dire per forza. Domani(spero!) lo farò con pseudoBoy, ed è da circa un mese che non sto (= scopo) con qualcuno. Sono certo che mi ammazzerà di dolore...ehehe. Allora ho detto a G. che oggi era a casa mia: "Ho assolutamente bisogno di un lubrificante cazzo! Oppure di una bottiglia di Martini e una canna!". Ho a malincuore optato per la prima. Cerca, dato chè sabato, la farmacia di turno in centro. Io mi sto già pisciando dal ridere e dalla vergogna ancora fuori dalla porta.
{ Non ho mai avuto un lubrificante io!!! Che ne so di quale va bene? Tutte le volte che me lo schiaffavano dentro mica chiedevo: "Scusa cara, ma che marca è?". E in ogni caso non me ne sono mai preoccupato di patire un pò }
Ma stavolta, voglio che tutto vada il meglio possibile. Non posso permettermi figuracce e intoppi.
Navigando in un forum di discussione molto interessante, mi son segnato 3/4 marche. Mi presento dentro: capelli dritti appassiti da una serata in disco, ancora le 5 passate di matita nera waterproof negli occhi, abiti trasandati. Gli chiedo se ha un lubrificante fra 4 nomi che avevo ben scritto in stampatello su un foglietto (per evitare incomprensioni vocali). Lei scruta, mi guarda e fa: "Certo caro". Arriva con 6 scatole di roba diverse! Io mi mostro dubbioso("ehmmm...") e penso: "Merda, se gli dico che mi serve per una "penetrazione anale" di sicuro mi piscio dal ridere e scappo!" (cosa che G. stava già facendo di gusto nascosta dietro una vetrinetta di prodotti dimagranti). Non serve: la tipa ha capito dall'inizio a cosa mi serve. Infatti attacca: "Allora, questo a te non va bene perchè è adatto per lo più come detergente intimo, quindi c'è di meglio... Devi usarlo con o senza preservativo?... Lo vuoi a base acquosa o oleosa?... Questo è abbastanza buono e ne basta veramente poco ogni volta!". Descrive e scarta da sola tutti i prodotti "non per me". Fino all'ultimo: quello giusto. Mi fido lanciandole un sorriso. Pago, recupero G. che ora si era spostata a guardare cazzate omeopatiche contro la stipsi ed usciamo. Sono contento. Anche questa l'ho fatta. Ho un lubrificante tutto mio e domani lo userò con un ragazzo che mi piace. Oddio, spero di non sbagliarmi. Ti farò sapere il prima possibile L. ! Scappo!!!

venerdì 27 aprile 2007

Quale tradimento!?!

Quando tradisci qualcuno(a cui vuoi bene) o lo fai con la piena volontà di compiere l'atto intenzionalmente perchè dell'altro poi non ti interessa in fondo così tanto, oppure trovi un "valido" motivo che ti possa giustificare. Ecco, io faccio parte della seconda schiera. Penso sia quella peggiore. Nel primo caso si tratta probabilmente di una persona fredda che non riesce a vivere un rapporto(o tutti i rapporti) mettendoci il cuore e l'anima: e questi son così. Mica puoi farci niente; lo capisci dal principio: freddi e distaccati di natura. Nel secondo caso invece, il fatto di "impegnarsi" quasi, nel trovare a se stessi scuse per andare con qualcun altro, indica che si è delle troie. Se hai un ragazzo e ci stai bene non dovresti aver voglia di averne altri. Se non ci stai bene lo molli, e poi vai con altri. Io non ho un ragazzo, ma sto solo frequentando uno che mi piace. Non vedo perchè questo dovrebbe impedirmi di andare con altri uomini sia per divertimento o anche per conoscerli. Non sono vincolato a nessuno e sicuramente neanche lo pseudoBoy lo è(di certo non a me). Anche se L. di certo hai già capito, era per arrivare a dire che con quel tipo ci son andato. (NB: per me "andare" vuol dire baciare, limonare; dato che molti lo intendono diversamente). Poi qualche toccata e strusciata qua e la ma niente di più(purtroppo). L'approccio avrebbe lasciato lo spazio anche a tutto il resto, ma dopo esserci separati per un pò, non l'ho più trovato. Erano le 4 e, troppo stanco, mi son tornato a casa. Come L.? Vuoi sapere la mia "giustificazione"? Niente di più facile da cogliere:"Non stiamo assieme...sicuramente andrà anche a finire di nuovo in un nulla di fatto dato che lo sento freddo con me. Mi ritroverò a stare male nuovamente per un ragazzo; quindi meglio conoscerne altri nel frattempo.... e poi: chissà lui quanti se ne scopa nel frattempo!". Quest'ultima è la scusa che più spesso uso per discolparmi dal mio "eventuale" senso di colpa. Da anni. Quelle due volte che ho tradito il mio ex una versione simile: "secondo me lui mi sta cornificando"(tradotta: "chissà chi altro si sta scopando nel frattempo!"). E poi anche con altri con cui mi son frequentato.
In ogni caso non posso certo dire di avere tradito lo pseudoBoy! Tradisci quando stai con qualcuno; quando questo è il tuo ragazzo ed entrambi ne siete coscienti. Altrimenti è...mm, non saprei come altro definirlo L. . Tu lo sai?
Comunque tornato a casa ubriaco alle 5 di mattina, mi è salita un pò di depression... forse per quello che ho fatto o forse per senso di solitudine. Ho scritto allo pseudoBoy che mi son affezionato a lui come a nessun altro, che lo penso sempre; ma che ho paura che per lui non sia la stessa cosa, paura di soffrire ancora per qualcuno a cui mi concedo affettivamente. Scusandomi poi perchè era l'alcool a farmi straparlare. Al risveglio volevo non aver mai mandato quel SMS! Avevo paura della reazione. Invece s'è dimostrato molto dolce e gentile. M'ha spiegato la sua situazione un pò complicata dicendo poi che lui ha i suoi tempi: se io ho voglia di aspettarlo ne sarebbe ben felice. In principio ho pensato che fosse la solita banale scusa che si usa per tenersi buoni più ragazzi contemporaneamente, per averli poi a disposizione quando uno fa più comodo di un altro. Poi però ho riflettuto sulle sue motivazioni(che non mi sembra il caso di dirti L.) e mi son quasi sentito in colpa per quello che avevo fatto. Dico "quasi" perchè mi è difficile dolermi per aver fatto un torto a qualcuno che non amo. Si, così è: l'amore è ciò che mi fa essere una persona leale e sincera.

- Evvai L. ! Il weekend + ponte arriva! Lo vedrò o nn lo vedrò? Mi sento strano e adrenalinico -

giovedì 26 aprile 2007

problemi di civiltà, coerenza e ....alcolismo

La giornata di festività di ieri ha permesso di lasciarsi andare completamente fra le braccia del fumo e dell'alcool. E per ben 2 sere di seguito. Martedì in disco, serata discreta a base di vino, martini, invisibile, negroni, e forse altro... Ieri una giornata "riposante" e di relax totale sfruttata per esplorare alcuni posti nascosti della mia neo-città; che scopro sempre più bella e ricca di posti particolari e unici, ogni volta che vi cammino con attenzione. Ma per quanto possa essere bella "fuori", le gente che ci vive non sempre le rende onore. Al supermercato giusto ieri in orario di chiusura è scoppiata una rissa: un povero ubriaco straparlava lamentandosi(strano!) della lentezza delle cassiere e cazzate varie.. Il fatto però che esprimesse le proprie idee ad un livello sonoro sopra il sibilo immagino non sia andato giù ad uno dei commessi, che l'ha portato in disparte dove la gente alle casse non potesse vedere bene, per riempirlo di botte. Alcuni che si sono accorti di ciò sono corsi ad intervenire. Mha... tutti poi sembravano impazziti: le cassiere per prime. Non capivano un cazzo e sembravano tutte al loro primo giorno di lavoro: un misto di incapacità ed emozione. Io con la mia solita indifferenza per tutto ciò che non sono io o che non mi interessa, me ne son stato con il mio vino e aperol in mano. Aspettando che tutto riprendesse regolarmente. Un atteggiamento definibile come? ...incivile? egoistico? "razzista"? non lo so. Però ho sempre pensato che sia meglio non immischiarsi negli affari di gente con cui non hai niente a che fare. Lo so, sarebbe per difendere qualcuno che non riesce a farlo in questo caso. La realtà è che sono codardo. Ma se da un lato sarei grato alla persona che interviene in mio soccorso quando mi picchiano, non riuscirei a rischiare di prenderle io per qualcun altro. Te che faresti sinceramente L.? Penso non ci siano così tanti coraggiosi in giro pronti a prenderle al posto di un perfetto sconosciuto. Finchè posso reagire a parole lo faccio senza problemi(ovviamente cercando di non arrivare a farmi picchiare perchè sarei idiota). Arrivare alle mani è sempre così poco piacevole(...se fatto con cattiveria).
Comunque tornato a casa stranamente ancora pieno di forze, ho fatto alcune cose di routine per la casa. Arrivano gli amici, bevi, fuma, mangia, bevi, bevi, bevi. Poi d nuovo in discoteca. Musica insolitamente di mio gradimento per quasi tutta la sera. La prima cosa che faccio quando entro è vedere se il mio (pseudo)ragazzo è per caso venuto senza dirmi un bel niente. Mentre cercavo di scorgerlo fra la gente, pensavo già alla scenata che gli avrei fatto...(quanto sono idiota!). Vabè, dopo 1 ora mi convinco che non c'è e neanche verrà). Continuo(comincio) così la serata.
E vengo subito al (mis)fatto. Mentre chiacchiero con gli amici si aggrega un ragazzo che conosce qualcuno di loro. Anche se a me non si presenta subito, noto subito l'occhiata che mi lancia nel sedersi in mezzo a noi. Poi mi offre una sigaretta. Per educazione rifiuto(dato che non lo conosco). Ma visto che insiste accetto, e non so come, mi viene spontaneo fare una espressione di intesa, quasi un ammiccamento che lui coglie e contraccambia felice. Mi rendo conto che sto flirtando: questo nel giro di 15 minuti dopo aver smesso di cercare lo pseudoBoy. Preso coscienza di ciò mi soffermo a pensare al mio atteggiamento: non vorrei mai essere tradito; ma non mi faccio tanti problemi a farlo. - l'orario d'ufficio finisce, a domani L. -