giovedì 11 ottobre 2007

A.A.A Tuttofare offresi (ma proprio di tutto!)

Finalmente è arrivato un pò di freddo. Il mio cervello comincia a riattivarsi, il sangue a pulsare nelle vene e gli occhi ad essere più vigili. Con largo anticipo faccio entusiasto il cambio abiti nell'armadio. Tiro fuori i miei Dr. Martens con lacci verde fosforescente che ormai non cambio da anni: troppo belli e resistenti per considerarli vecchi! E aspetto solamente il momento in cui il tempo mi obblighi ad avvolgermi nella mia sciarpa; e ad indossare i guanti dalle dita mozze.
Poi arriva un metereologo di merda che annuncia un'alta pressione in arrivo, con caldo, cielo sereno e temperature più alte della media stagionale. Ma schioppa!

Ci sono cose L., di cui non ti ho parlato recentemente. Altre che non ti ho proprio mai detto.
Il mio tentativo di iscrivermi all'accademia di belle arti potrei quasi con certezza dire chè finito. La selezione m'ha portato ad un punteggio piuttoso buono; e per un pelo non ce l'ho fatta. Urge ora tirarsi su le maniche e trovare un lavoro. Senza piangere su quello che potrebbe o non potrebbe essere stato. Anche perchè io, la bella cazzata di andarmene di casa ormai l'ho fatta. E non si torna indietro! Quindi un modo per mantenermi e non dovermi trovare sotto un ponte a dormire, ci vuole.
Il problema sorge nel momento in cui non ho idea del lavoro che voglio fare. Ok, in passato ho già fatto altri lavori, per lo più stagionali. Ma erano per l'appunto temporanei: lavori tappabuchi che mi han permesso di mettere da parte un pò di soldi. Ma ora è diverso: un impiego fisso mi spaventa e mi fa sentire come se non avessi mai lavorato in vita mia! Mi sento ignorante e spaesato. Senza alcuna competenza o capacità utile. Dovrei seguire la mia vena informatica ma, a dirla tutta: ne ho le palle piene di sti computer del cazzo! Nel 50% delle volte sono creati esclusivamente per non funzionare e provocare reazioni di isteria acuta. Quello che so di non voler fare con certezza, è trovarmi in una catena di montaggio come operaio. Già fatto, con serie conseguenze mentali.

Ho tanti sogni, ma sono quasi di certo irrealizzabili senza formazione. E comunque non alla portata di tutti. Il mio più grande sarebbe lavorare nel cinema. E qui ora ok, puoi dire che sto sparando troppo in alto: a tutti piacerebbe essere ricco, figo, famoso e via dicendo. Ma non è così. Io voglio stare dietro: fare parte di un film, ma non comparire mai sullo schermo del cinema. Ma stare seduto in poltrona ad ammirare quello che con le mie doti(che penso di non avere)ho saputo produrre. Regista; anche se pure quello è sparare troppo in alto. Ruoli come sceneggiatore, cameramen, direttore della fotografia, direttore del montaggio o effetti speciali. Questo è quello che mi piacerebbe. E sarei disposto anche a cominciare come l'umile portaCaffè, se servisse a stare su un vero set; poter vedere come si lavora. E' un sogno lo so, e anche per il solo fatto che mi rispecchio nell'odioso complessato di Dawson's Creek, mi sento deficente e inadatto.

Da anni cerco di realizzare un corto, ma senza risulati. Il problema è forse che voglio fare affidamento e appoggiarmi agli amici incapaci e stupidi che ho. Impossibile girare una scena seria senza che qualcuno voglia mettersi una parrucca platinata o degli occhiali da diva... Aggiungici che non ho esperienza pratica. E capirai che non ne viene fuori niente! Se non, merda...
Ho sempre un sacco di idee in testa: immagini, scene, gesti, situazioni e dialoghi. Che combinandoli riescono a formare un puzzle credibile, che funziona insomma. Senza cadare nel banale e nel "già visto".
E poi, anche il fatto che se qualcuno deve inventarsi una scusa(bugia) credibile, viene a chiedere consiglio a me... la dice lunga! Eheh...

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"Non posso essere innamorata di un uomo che vive in un altro mondo."
"Tutti viviamo in un nostro mondo. Ma se guardi il cielo stellato, ti accorgi che tutti questi mondi diversi si combinano, formando sistemi solari, costellazioni, galassie."
"Non hai niente da perdere. Molta gente si rifiuta di amare proprio per questo: perchè ha... tanto futuro e tanto passato in gioco. Nel tuo caso, esiste solo il presente."
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venerdì 5 ottobre 2007

Update on "Sex situations"

E' stato mentre ero li L. ;
mentre steso sul letto a 90 lo stavo prendendo questa notte. Mi stava scopando di tutto punto e io che faccio? Mi metto a pensare alla condizione umana relazionata al sesso.
Per giungere ad una aggiornata conclusione del mio status riguardo le mie "Sex situations".

{Della serie: la studentessa se lo fa dare nel culo dal professore e intanto, stesa prona nel letto, copia diligentemente gli appunti}

Cos'è... 6 mesi? Si, forse anche qualcosina in più diciamola tutta. Mesi di astinenza da ciò che il 99% del genere maschile considera il miele della vita. O anche, la ragione di vita (?). Esagerazione o no, sta di fatto che per tutte le persone che conosco, il sesso è fondamentale e vitale: fonte di gioia, vanto e appagamento quando c'è; depressione, svogliatezza e rottura di coglioni(per chi ti sta attorno) quando non c'è! E anche io ne parlo sempre, e ce l'ho perennemente in testa. Spesso mi capita di pensare per un attimo che tutto quello che esiste sia costruito e regolato dal sesso.
Ero in discoteca, felicemente brillo. Felicemente perchè per la prima volta mi son bevuto 3 negroni e altro, facendomeli offrire da spasimanti. Essere sfacciatamente opportunista a volte mi riesce proprio bene. Ad ogni modo uno di questi mi chiede esplicitamente di andare a casa sua e farmi scopare come si deve dal suo cazzone. Rimango sorpreso ma, L. mi conosci, adoro la sfacciataggine quando utilizzata a suo modo: con le parole, i tempi e i gesti giusti. A farmi accettare ha contribuito anche la mia non totale lucidità. Mentre eravamo in taxi mi stavo anche pentendo di essermi lasciato convincere così facilmente. Ho pensato di non essere pronto fisicamente e che stavo per finire in una situazione a dir poco catastrofica.
La cosa che riesco ancora a ricordare con chiarezza è l'umiliazione che m'è venuta quando ho pensato:"Sto tornando sobrio. Ho bisogno di bere al più presto se devo scopare con sto qua!". Forse avevo paura del dolore non so neanche io. Comunque a casa sua mi son fatto offrire del vino che ho bevuto mooooolto velocemente perchè facesse meglio effetto. Alcool o no, non avrei mai pensato entrasse così facilmente in me dopo mesi e mesi di non uso. Soprattutto poi per le sue dimensioni davvero notevoli!
Scopata nulla di che, niente di esaltante. Mezzora a succhiarglielo e poi 40 minuti a pecora senza cambiare neanche un attimo posizione (cosa che odio).

E mentre ero li, ad ascoltare il "ciock!" regolare delle sue palle sul mio sedere, ho pensato di poter vivere serenamente senza sesso.
Non stavo provando piacere fisico. E quello mentale era davvero basso. Poi ho realizzato che non ricordo se ho mai provato piacere fisico nel farlo, nel prenderlo. Pensando dalla mia prima volta a 16 anni ad oggi, ho solo la consapevolezza di scopate avute soddisfacenti o meno. Cioè: so con certezza che il sesso col mio ragazzo è sempre stato ottimo (pensiero--> "Gran trombate"), come so che la scopata peggiore e più imbarazzante è stata quella con l'uomo ghiacciolo (pensiero--> "Madonna che figura di merda"). Però, il ricordo del piacere fisico, non esiste, non c'è. Quindi come sono giunto a quelle conclusioni così radicate e certe nella mia testa!?! E la paura più grande è il dubbio: non lo ricordo, o non c'è mai stato??
Sconvolto da questa autoRivelazione, cercavo di intravedere il godimento sul viso del tipo, sperando che almeno a lui stesse piacendo cazzo! Ma guardando il nostro sbiadito riflesso sull'armadio di legno lucido, sul quale ogni tanto sbattevo le mani per reggermi quando mi colpiva dietro troppo forte, riuscivo a vedere solo me. Me circondato dal nulla. E con un espressione seria, senza emozione. E mi son chiesto che cavolo ero li a fare. Che senso ha stare li, con una persona che al semi buio è di certo meglio che alla luce; a slogarmi la mascella per succhiare un coso puzzoso per mezzora; a farmi infilare in culo un troncone che mi fa pure male per un pò... ???
Sarebbe razionalmente una cosa da evitare. Però è stato il mio rapporto sessuale di ieri sera.
E la cosa che ancor meno capisco è...

...che ora sono felice di averla fatta.