mercoledì 26 novembre 2008

La mia crescita statica

~ cresco ~

Sicuramente è autosuggestione ma, in queste ultime due settimane guardandomi ogni mattina o sera allo specchio... mi convinco di essere cambiato (= invecchiato!). Pelle più spenta, gli occhi più pesanti, di aver preso qualche Kilo (che non ho mai capito perchè, ma ogni volta che prendo peso mi va a finire in faccia... ma ti pare!?!). Mi sento debole e la mia voce poco potente. Oltre a tutte le "ammaccature" che ho sempre avuto.

{ insomma: un rottame su due lunghissime gambe }

Qualche giorno fa un nuovo anno s'è aggiunto ai miei e come sempre, è passato inosservato. Non ho mai visto il giorno del compleanno come un giorno speciale: cosa bisogna festeggiare? Io che maturo dentro e fuori? La nuova ruga che mi spunta? Le nuove responsabilità che una persona sempre più adulta deve assumersi? Gli abbandoni e il distacco dalle persone care che inevitabilmente affronti crescedo? Di solito in ogni cosa riesco a trovare sia i lati positivi che quelli negativi... ma in questo giorno "speciale" proprio di positivi non ne trovo (ok va bene, basta fare i falsi! E' ovvio che l'unica cosa positiva dei compleanni...sono i regali!!).

Il giorno dei buoni propositi non dovrebbe essere capodanno, ma proprio il giorno del compleanno. E' qui che scatta quello step in più nella propria esistenza e quindi occorre fare qualche valutazione. A capodanno devi solo pensare a sbronzarti senza limiti e fregartene di tutto...
Sono Luca terra-terra, quindi non ho come proposito quello di diventare il bonazzo del giro gay cittadino oppure Gandhi; ma cose magari un pò più utili.

E così ecco una piccola listarella:

1) Smettere di correggere il caffè alla mattina

{ in quanto più che "caffè coretto", sembra
Amaretto o Bayles corretto al caffè }

2) Diminuire DRASTICAMENTE le sigarette

{ sto entrando in una fase illuministica che
mi sta aprendo gli occhi su questa domanda
sconvolgente: "ma non è che mi
sto facendo del male?!
" }

3) Muovermi

{ la vita da manichino immobile e poltrone
non fa per me. Ho bisogno di muovermi, di sentire
i miei polmoni implorare ossigeno; il cuore pulsare
fino a sentirlo in testa }

4) Smettere di essere così irritabilmente paranoico e fragile

Questa notte da Giacomo ho chiuso occhio solo alle 4:30 circa. Per due ore non ho fatto altro che piangere e versare lacrime mute. Mute perchè nessuno poteva vederle e sentirle: sul divano in sala ero solo e anche nel letto al suo fianco. Ho cercato di chiamarlo, di svegliarlo sperando che mi abbracciasse senza chiedermi niente ma.. non si è mosso di un centimetro. Ovvio, non posso pretendere tanto da uno che dorme come un sasso, lo so.

Perchè? , mi chiedi L.?

Non ne ho idea. Una marea di pensieri e ansie mi ha assalito appena ho sentito il respiro dormiente di Giacomo. Benzina che brucia: inarrestabile. Non riuscivo a bloccare tutta la marea di immagini e ricordi che mi sbattevano in testa.
Lo sconforto per i discorsi lasciati a metà o accantonati, facendo finta di non averli mai iniziati; come se la questione non si fosse mai presentata. Terrore dell'indifferenza. Paura dell'abbandono e del tradimento: che tutto questo lento scorrere di vita assieme, possa un giorno non essere più di un vago ricordo passato come tutti gli altri.

~ Non voglio più avere ricordi.
Ma solo cose da voler ricordare. ~

Giacomo mi ha reso un recettore sensibilissimo a qualsiasi stimolo esterno: ora la luce su molte cose è cambiata. Le vedo diverse e potrebbero infrangere la mia neo-(fragile)emotività in un istante.

[ Tradotto: sono diventato un piagnone ]

E poi, chiusi con fatica gli occhi ancora bagnati, i pensieri sono diventati sogni. Io non voglio! Non voglio più sognare queste cose! Quei ricordi totalmente dimenticati e sotterrati da qualche parte in testa; che quando poi ti svegli realizzi che sono successi davvero in passato e ti odi. Mi odio per stare amando una persona stupenda e avere ancora in testa queste cose! ------------------->

[ sono sul tetto della casa dell'Ex, assieme a lui.
Guardiamo stesi un cielo stellato e parliamo di sogni ]

[ sono con Andrea. Nel suo letto, nudi. Luci di candele sparse ovunque e crema di whiskey. Parliamo di noi sorridendo]

[ Il mio passato che solo Giacomo ha
avuto il permesso di conoscere ]

E' un pensiero di certo sbagliato e nocivo ma, in questi momenti e durante il pianto, mi convinco sempre di non essere fatto per stare con qualcuno. Di non avere le capacità di sostenere un rapporto sano e privo, appunto, di paranoie. Ho la certezza di essere la gamba zoppa della coppia, di affidare tutto il peso alla gamba buona e capace(Giacomo).

Vorrei sparire; solo per un pò... No aspetta: questo è un ragionamento da "Emo-ti-prego-uccidimi". Perchè devo sparire io? Gli altri devono sparire! Ma solo per poco... E poi ritornare.

Forse ho capito. La soluzione mi colpisce come un flash accecante.

*
NO: non devo essere io a farmi del male.
Ci vuole qualcuno che mi faccia soffrire.
*

lunedì 24 novembre 2008

L. ti presento Anna

Caro L.

dopo quasi un mese e oltre di travaglio, posso serenamente dire di essermi sistemato.
Il trasloco e l'assestamento nella mia nuova casa è concluso. La terza questa, in due anni che vivo nella mia città ospite, che tanto m'ha dato... ma che di tanto mi ha anche privato. Coinquilini che ciclicamente sono cambiati: alcuni sono rimasti nel cuore, altri non ci sono mai entrati. Io che ho sempre avuto la certezza di essere negato negli approcci di amicizia e convivenza con altre persone, sono riuscito a stupirmi: affabile verso tutti in modo sincero(tranne un paio di piccole eccezioni). Ho passato un sacco di problemi, di litigi, di situazioni da affrontare e in cui far valere la mia voce. Ma anche momenti di serenità, di risate e di certezza. Certezza di essere felice con le persone che avevo attorno. Sono cresciuto ovvio, ho imparato a fare a meno della mamma che prepara la cena e la merenda. E non potrei esserne più felice cazzo! L'indipendenza e il senso di autogestione che sento, mi fanno sentire adulto e responsabile. E so per certo, che la strada è ancora lunga: non si smette mai di imparare dalla vita e dagli altri.

Vivo con Anna ora, ed un suo amico; in una casa che, pur non essendo proprio bella e "nuova", riesce ad essere accogliente grazie alle persone che ci vivono.
Anna la conosco da 11 anni; dalla prima media praticamente, quando ricordo vagamente di essermi infatuato di lei. Non ho idea del motivo! Ma per fortuna poi ho intrapreso la strada giusta(almeno, per me lo è... ). Siamo cresciuti assieme io, lei e Silvia.

Ebbene si sono loro:
le mie DameDiCompagnia

Divergenze, litigi e separazioni più o meno lunghe hanno segnato la nostra amicizia in questi tanti anni. Ma anche momenti di gioia, le stupidate da ragazzini, le prime sbronze, le prime serate al pub o in discoteca e le prime confessioni intime. Con loro, e solo con loro, sono cresciuto davvero. Dall'infanzia, all'età adulta. Nessuno può conoscermi meglio (a parte la persona che tu sai L. ).

Ora con Anna inizio un nuovo anno. E forse, un nuovo modo di vivere.

giovedì 20 novembre 2008

"Sai che sei veramente uno stronzo?"

Il rientro a casa dopo il weekend, a volte riserba delle accoglienze veramente calorose.

~ Sono belle cose ~

Certa gente dovrebbe rendersi conto che non può permettersi di sparare sentenze gratuite e muovere critiche quando, oltrepassata da un pezzo l'età del teenager, deve ancora imparare a stare al mondo e farsi una propria vita. Poi certo, ognuno sceglie di fare la VITA che vuole, anche se per tutto il resto delle persone quella non potrebbe mai chiamarsi "vita"....

~ Lo tsunami di ipocrisia ~

Simulare doti, virtù ed esperienze che non si hanno, per dimostrare di "aver capito tutto dalla vita"... No!No! La mamma ha sempre detto che non si fa: "Sono bugie! Ti cresce il naso da Pinocchio". Purtroppo la mamma si rende anche conto che non può far capire al piccolino che tutte quelle finzioni, quelle maschere, quel senso di vanitosa saggezza che si vuole mostrare fino ad essere quasi irritanti, porteranno ad essere odiati o, peggio, all'effetto opposto a quello desiderato: cioè essere agli occhi altrui dei "cazzari" o, come chiamai il mio Ex in un momento di collera, degli "SparaMerda".

Io se devo dare un consiglio derivante dalle mie passate esperienze, aspetto almeno che mi venga chiesto. Di certo non elargisco le mie "perle di saggezza" aggratis :P
E poi avrei paura di sentirmi dire: "Oh ma!...Te l'ho chiesto!?".

~ Memorandum per l'ipocrita ~

{ Parla solo quando devi difendere una tua idea(Vera!).
E se niente ti viene chiesto, allora stai zitto.
Non è da codardi: perchè dentro di te, sai che appena
aprirai la bocca, ti usciranno un mare di falsità. }

Il problema è che non te ne renderai neanche conto.
Perchè quelle falsità,
le hai trasformate nelle tue verità.

[Ogni riferimento a fatti o persone reali è, forse, puramente casuale]

{ Post scritto un mese e mezzo fa. Sperduto poi in un mare di carta e rabbia. Ora ritrovato }

martedì 4 novembre 2008

Questioni di fiducia (parole, parole, parole)

Non sono mai stato bravo a gestire in me il sentimento della fiducia nei confronti degli altri. In genere mi fido pochissimo, e di ancor più pochissime persone.
Non so perchè, ma a volte penso che su certe cose siano tutti degli incompetenti tranne me, e che sia quindi meglio sbrigarmela da solo (e tu L. dovresti saperlo molto bene...). In realtà so benissimo e mi rendo conto che non è poi così.
Capita comunque a volte che se chiedo un favore ad una persona, questa se lo scordi dopo un'ora pur avendomi detto: "Luca, stai tranquillo. Sarà fatto!"... Non sarà la fine del mondo ok; tutti possono sbagliare e avere la memoria corta. Patirai solo un pò di fastidio, niente di più. Le cose materiali in fondo, sono (quasi) sempre recuperabili.
Impari così pian piano a chi ti puoi rivolgere quando hai bisogno di aiuto, con la certezza che ti vedrai sempre tendere una mano.
[E io già so di chi sono queste mani...]

L'angoscia arriva però quando in ballo con la fiducia, ci sono i sentimenti e l'onestà.
Sentirsi e vedersi traditi in questi, è molto più dannoso rispetto ad una fiducia puramente basata agli aspetti materiali. Specialmente se a voltarti le spalle o mentirti, sono le persone che ami e di cui ti circondi da tempo.

{ A volte poche semplici parole, possono distruggere tutto }

E' davvero buffo vedere come possa esistere un sentimento, così difficile da creare. Tempo e fatica per costruirne le basi, che rimangono comunque sempre fragilissime. Poi l'edificio si innalza, pian piano...e le fondamenta si fortificano.
Ma basta un niente...uno starnuto o un battito d'ali, per fare crollare tutto in un secondo. E purtroppo spesso, quel terreno non sarà più edificabile: la terra su cui si erigeva il sentimento, è ora sporca e corrotta. Macchiata dalla disonestà degli altri e dalle tue lacrime.
[ "arriveranno terreni migliori... "]

Purtroppo io sono così: geloso custode e cattivo gestore della fiducia. Il sentirmi dire cose, che poi (o all'istante) si rivelano bugie, è straziante. E vedere uscire queste dalla bocca delle persona che ami...ti fa crollare tutto in un attimo. Mi uccide. Del resto si dice pure:

"La lingua ferisce più della spada"
[ Il mio Ex era un pozzo inesauribile di proverbi e verità. Crescendo, apprendo piano che della verità in ognuno di questi c'è sempre ]


Saranno sciocchezze, saranno bugie innocenti quelle che sento...ma la mia testa dice: "Luca sveglia! Se ti mente su cose così stupide, chi ti dice che non lo faccia anche per altre?!". Già mesi fa ad esempio, la mia frequentazione con Giacomo che era agli inizi, partì con un paio di intoppi. Uno a causa di gente meschina e invidiosa...e l'altro per mezzo della sua stessa mano. Dopo quei fatti, mi ci è voluto parecchio tempo e opera di AutoConvincimento per ficcarmi in testa l'idea che di lui potevo bene o male fidarmi... Anche se poi, tuttora, sembra abbia un vago senso di compiacimento, per la sensazione di sicurezza che prova nel riuscire a nascondermi le "sue cose" ...facendomi passare per quello col paraocchi. Dopo l'Ex me lo ero promesso: niente più opere di spionaggio, controllo e hackeraggio fra i fatti suoi (ovvero...cellulare e pc: le finestre sulla comunità per ormai quasi ogni gay!). E ci sono riuscito! Si! Ho mantenuto il proposito! Mi son voluto fidare e non sbirciare niente su tutte quelle cose che di certo, avrei male interpretato facendomi un'idea sbagliata del discorso e situazione...mandando tutto all'aria. Ma certe cose mi appaiono fuori anche se io non voglio. Così so che chatta, che praticamente possiede una cineteca infinita di film porno e altre cose... e sinceramente mi irrita il modo palese in cui cerca di nascondermele! Si vede che avrà problemi comunicativi che io, di certo... non ho le competenze per capire.

Ad oggi, la gente di cui mi fido davvero siede sulle dita delle mani. Anzi, basta anche una sola mano. Purtroppo il mio mondo è zeppo di gente sleale, bugiarda, pettegola e...

...totalmente inaffidabile.

~
Imparai a mie spese, che le bugie hanno le gambe corte.
Spesso, troppo corte!
A volte, non le hanno affatto...
~

lunedì 13 ottobre 2008

L'arte del fingere di non saper fingere

L'essere sinceri in maniera costante e incondizionata, è certo una dote nobile, pura e ormai più che rara da trovare in qualcuno. Nel mondo in cui vivo infatti, ci sono spesso persone che sincere non sono; e a volte fingono: c'è chi lo fa per vantarsi, per discolparsi, per "paracularsi" o per ottenere qualcosa. Saper fingere BENE ed essere credibili, è di certo un'arte. Può sempre esserti utile in diverse occasioni: se una persona ti chiede chi ha rotto il vaso, potrai essere più o meno bravo nel convincere di non essere stato tu, quando proprio un minuto prima ci hai sbattuto addosso! Questa persona se ti conosce, saprà se crederti o meno ad ogni modo. Vi è però, un'arte ancora più "raffinata" e utile, che è quella di fingere di non saper fingere: complessa, costruita con fatica, onnipresente e... assolutamente credibile.
Un bluff perenne, senza fine.

Mai come fino a qualche settimana fa mi sentivo ripetere a loop infinito frasi come:
"Te lo si legge in faccia Luca!"
"So benissimo cosa vuol dire quell'espressione!"
"E' palese quello che stai pensando!"

Me ne son accorto pian piano. Senza volerlo ho sviluppato una mimica facciale da fumetto! Sentimenti di dubbio, sorpresa, rabbia, paura, gioia, malizia e spaesamento si imprimono sul mio volto chiari e precisi: leggibili universalmente quasi fossi un Isotype.
Mi sono cucito addosso l'immagine di ingenuo, svampito e impacciato. Senza volerlo bada bene! Ma ormai sono visto così un pò da tutti (tranne da quelli che pensano che io sia solo uno che "se la tira" ... solo perchè non gli do il culo).

" Perdere ad Asso pigliatutto con un baro dilettante non vuol dire non essere in grado di eseguire alla perfezione un bluff ad alti livelli. Per assicurarsi una buona riuscita, il bluff dev'essere condotto fino in fondo, fino all'esasperazione. "
(cit. da "Le conseguenze dell'amore")

Non che per me sia causa di crisi mistica ma, non so bene chi sono e come sarei ora, se non avessi per anni perpetrato questo mascheramento volontario. Sarei serio? Sveglio? Di "successo"? Sarei coraggioso e sfacciato?...   Mbho!

Sta di fatto che innumerevoli volte mi è tornata utile la mia "ingenua e pura ignoranza": fingere di non sapere un fatto, per farselo raccontare acquisendo il triplo delle informazioni in più.
Recitare il "Tutto OK!"....quando di OK non c'è una minchia! Per aspettare che una situazione si evolva fino ad arrivare alla risposta ad un dubbio o presentimento, senza farsi prendere dall'ansioso panico del non sapere. Tanto... prima o poi tutto si viene a sapere.
Così questi forzati comportamenti sono finiti per diventare il Luca che sono ora. Ma se l'ho fatto, è stato per proteggermi dalle persone che avevo attorno. Sapere di chi potevo fidarmi e di chi no. Sapere chi non mi avrebbe mai nascosto nulla e chi aveva qualcosa da celare. Mettiamola così:

spirito di autoSopravvivenza!

Mai però, fingere sugli affetti. L'ho fatto solo una volta e me ne son pentito. Su quelli, assoluta sincerità.

Ora L., non aver però paura che io possa mentirti. A te non direi o mostrerei mai il falso.

Non ha senso...

domenica 12 ottobre 2008

Too Boring?

A volte mi viene il dubbio di essere estremamente noioso e monotematico. Sarò sincero: di blog non ne leggo, se non qualcuno di rado e cercando di evitare quelli a sfondo politico. Vorrei leggere di qualcuno che parla di se e di quello che pensa sulla gente(e non sui politici o sulle disgrazie del mondo). Io vedo me, che pongo la mia persona al centro di tutto ciò che scrivo senza spaziare oltre, sbirciare al di la.

Bla, bla, bla... IO!ME!

Quando iniziai a scrivere questo blog avevo intenzione di riflettere ed esporre su tutto un pò, ma forse non ne sono capace. O forse non mi interesso delle cose giuste. Scusate quindi, se non mi sento in grado di parlare di politica; se non mi interesso del nuovo programma delle De Filippi; se non seguo L'Isola dei Famosi per vedere quanto un ex-parlamentare possa mettersi in ridicolo, e aggiungere così un'altro tassello allo schizofrenico quadro dei politici italiani. Se non so esprimere commenti sulla nuova collezione uomo di D&G...

L'unico a cui forse interessa davvero quello che dico, sei tu L..

Ad ogni modo, chiunque passi di qua e voglia consigliarmi qualcosa su cui scrivere o qualche blog che possa interessarmi, mi dica!

venerdì 3 ottobre 2008

(RE)opened

{

Due mesi e mezzo.
Due mesi e mezzo, per cambiare.
Due mesi e mezzo per riscoprirsi capaci di provare, fare e dire cose che non si credevano più possibili.

}

L.,
sembra banale da dire, ma per me non lo è per niente: "Sono felicemente felice!". In questi ultimi 2 mesi è stata messa in atto una fase di riciclio e pulizia interiore: mi sono spurgato e disinfettato da tutti i pregiudizi, le promesse e le convinzioni che in anni mi sono fatto sul mio sesso. Intendendo, in questo caso, gli altri ragazzi...

Quell'enorme e apparentemente indistruttibile porta, alla fine ha ceduto. Troppo, troppo e incontenibile il sentimento che al suo interno si stava alimentando e crescendo. Giorno dopo giorno.

Ci amiamo.

Sono scorse parole e parole, confessioni e rivelazioni. Cose che nessuno sapeva di me, perchè mi vergognavo troppo e perchè mi dicevo: "E' solo un periodo Luca, quando passerà e finirà, sarà come se non ci fosse mai stato. Nessuno perciò deve sapere".
Sento di conoscerlo e di certo è, che lui oramai conosce perfettamente me. Sembra a volte leggermi nel pensiero. Quando vorrei sentirmi dire qualcosa, lui la dice.
Mi ha insegnato di nuovo a credere nell'amore, nella relazione di coppia senza data di scadenza, a fantasticare sul futuro, a piangere, a dire "Ti amo", ad avere voglia di essere fedele incondizionatamente. Ad avere un sogno e vivere per realizzarlo.

Abbiamo un sogno (?)

Rimango pur sempre il Luca dalla mente lucida e razionale. Obiettivo sul futuro, su come è la gente e conscio di come gira il mondo(specialmente quello gay...): tutti improvvisamente possono stancarsi senza ragione del "gioco" che di più li appassiona. Niente dura per sempre e su questo non cambierò MAI idea. Semplicemente riesco ad essere più spensierato, e ciò mi permette di fare i cosiddetti "castelli in aria" senza tante paranoie.

~

Sono tornato il Luca di cinque, sei anni fa L. . Quello che si è poi auto-esiliato, in un posto sempre più lontanto, per sfuggire al menefreghismo e superficialità della gente che ciclicamente aveva attorno.

Giacomo? Si, è lui!

Giacomo è perfetto. Senza virgolette o in corsivo: perfetto. Ha praticamente tutto quello che vorrei in un ragazzo, o per lo meno le cose a me più importanti. Mi fa sentire importante!
Stando con lui la mia teoria(a quanto pare abbastanza diffusa), sul fatto che tutti ti cagano e ci provano con te(specialmente i bonazzi che avresti sempre voluto!)quando sei già impegnato, ha nuovamente trovato riscontro. Ma io... declino gentilmente. Non posso permettermi imprudenze quando ho per le mani qualcosa dal valore inestimabile! Si ok, istintivamente di rado direi di no. Però realizzo subito che nessun altro potrebbe darmi quello che ho con lui. Del resto, se in questi merdosi 4 anni non l'ho trovato da nessuna parte, sarebbe alquanto improbabile un colpo di culo così ravicinato a quello dell'aver conosciuto Giacomo...
E io, lui mi tengo.

In queste ultime settimane all'infuori di Giacomo, la mia vita è stata pervasa dallo stress e isteria. Lo sudio per un esame, nel quale ho preso 30!! La situazione a dir poco insostenibile in casa, nella quale sembra di essere dentro una sit-com.

Presto cambierò e, spero, riuscirò a trovare finalmente un equilibrio su ogni lato della mia poligonale vita.

venerdì 11 luglio 2008

Il peso delle parole

L. , mi manchi. Non ti vedo da troppo tempo e sento le cose che mi stanno accadendo come decisive per la mia vita. Un progetto futuro, gli esami, l'odio per le persone attorno, nuove amicizie e un nuovo ragazzo. Ebbene si, questa volta farei bene a scriverlo con la R maiuscola "Ragazzo", per differenziarlo dagli altri. Per la seconda volta nella mia vita sto assieme ad una persona: un misto fra ufficialità della cosa e confessione reciproca dei sentimenti che proviamo.
Oggi L., ho sentito il bisogno di aprire la scatolina rossa e guardare. Dovevo vedere la mia reazione nel rivedere il contenuto dopo, quanto?... un anno e mezzo forse che non la aprivo. Un brivido lungo la schiena fino alla testa, freddo. Ma nient'altro. No lacrime, no ricordi, no nostalgia; niente.

Sono pronto?

Allora forse si, lo sono. Pronto ad affrontare qualcosa di davvero serio con una persona che "un giorno vuole arrivare a dirmi che mi ama". Mi fido di lui, glielo leggo negli occhi che è sincero quando mi parla. Se stesse recitando, meriterebbe di certo l'Oscar e anche un premio stupidità per l'insensataggine del fingere tutto ciò.

Ok lo so, dopo Marco non ho perso tempo potrai pensare. Ma non è così. Io non ho cercato niente e nessuno!

Giacomo, questo il suo nome, è da quando ci siam presentati un anno fa, per mezzo di amici, che è attratto da me. Me l'ha confessato una sera, casualmente un paio di giorni dopo aver mollato Marco. Ammetto che non è stata una gran sorpresa, un pò avevo odorato l'interesse. Anche se in pratica non ci siamo mai parlati e a dire il vero, a pelle mi è stato antipatico sin dall'inizio. Insomma iniziamo ad uscire prima con gli "amici" comuni, poi a vederci io e lui da soli. Sempre più spesso. Aggiungendo ogni volta quel qualcosa in più che ci ha portato ad oggi. Scoprendo in lui una persona del tutto diversa dall'apparenza e dall'idea che ho sempre avuto di lui. E oggi son felice. Ho accanto un ragazzo che mi vuole bene, premuroso, attento, gentile, sincero e leale. Certo...di queste due ultime cose non posso esserne ancora certo al 100%. Però sento dentro un'insolito battito di ottimismo. E cosa altrettanto importante e a cui stenterai a credere dato i miei ultimi precedenti... ho una vita sessuale regolare. E mi piace da impazzire! Il sesso con lui è a livelli che con pochi ho raggiunto(specialmente a causa delle mie relazioni traballanti e interrotte). L'atto di venire assieme al partner per me è sempre stato raro: non capisco esattamente cosa mi serva per farlo accadere; oltre ovviamente ad un certo grado di intimità e conoscenza. Con lui so che finora è sempre successo.

[L'altra persona è, ovviamente, l'Ex]

Se lo vedessi L., potrei già immaginare la tua reazione e ok, non potrei negarlo: non è esattamente il mio tipo fisico. A parte l'altezza, il resto non rientrerebbe nei miei canoni. Però oh, mi arrapa un casino! E poi per me spesso è così: una persona non di mio gusto, lo diventa pian piano conoscendolo meglio ed entrando in confidenza. E' stato così anche per l'Ex.

Sono fiducioso, anche se alla realtà dei fatti sto ancora portando in spalla i brandelli di Andrea. Non ricordo neanche i motivi per cui mi ero talmente preso per lui, da doverne sentire ancora le ferite dopo oltre 5 mesi. Quel giorno al Pride non ho idea di quale sentore mi abbia portato a voltare lo sguardo indietro. Ma lui era li, con l'espressione vuota e il pensiero altrove. Io mi son gelato per un secondo e poi ho proseguito. Tutti gli amici l'avevano visto prima di me, ma non mi han detto niente. Mi ero scordato di lui! Come avevo fatto a non pensare che avrei potuto vederlo?

Fiumi di "Ti voglio bene" e un solo "Ti amo" nel mio passato.
Le parole hanno un loro peso.
E
fra due, bisogna scegliere quella minore.

Il valore di queste non sta in ciò che racchiudono, ma in ciò che liberano.

martedì 20 maggio 2008

Scambio di ruolo

L.,

ieri sera, dopo esattamente un mese di frequentazione, penso di aver scaricato per la prima volta una persona. Si, ne sono quasi certo! Ok, per averlo fatto è successo anche in passato, ma magari dopo una sola volta esserci visti!
Un mese è tutta un altra cosa...

Marco, ragazzino di 18 anni.
Un'età insolita e decisamente anomalo per me, in tutto: più basso, magro schianto, mezzo modaiolo e... terribilmente effemminato. L'uno fianco all'altro, la mia virilità e mascolinità schizzavano alle stelle... (e questo è tutto dire).

Non so perchè, ma pur non essendo convinto sin dall'inizio di me e lui, ho lasciato che la frequentazione andasse avanti; con conseguenze che di giorno in giorno si facevano sempre più prevedibili e concrete.

Bugie, tradimenti, falsità

Lo ammetto, il perchè forse lo so. Mi trovavo bene con lui, caratterialmente. Ci vedavamo molto spesso, da me, in giro, o da qualche parte assieme ai miei amici. Mi divertivo a scherzare con lui... e stavo bene nel vederlo divertirsi ed essere felice con me. Ogni volta si mostrava sempre più affezionato a me. Solo due settimane fa però, mi si è accesa una spia di allarme in testa.
Una spia dal rosso accecante e dal suono assordante:

lo stavo solo prendendo in giro!

Ero certo di non provare le stesse cose che sentiva lui per me. Basta pensare al fatto che in questo mese sono andato anche con altre persone occasionalmente e..senza il minimo rimorso. Poi bugie per coprire mie mancanze, ecc..

Stavo insomma vestendo i panni dell'altro.
Le stesse identiche vesti che molti hanno assunto con me in passato: quelle con sopra scritto "STRONZO".
Appena realizzata la presa per il culo che savo portando avanti, ho riflettuto sul da farsi. L'ipotesi che col tempo io mi sarei davvero affezionato a lui era talmente irreale da essere subito scartata. Potevo continuare a vederlo giusto per "riempirmi il tempo" ma intanto carcare altri, ma... avrei solo replicato il crudele gioco che fecero a me. Quindi, NO! Dopo una settimana per farmi forza e di auto-convinzione, mi son deciso a dirgli "tutto" (più o meno...).
Così ho fatto. Pensavo avesse una reazione peggiore; invece, neanche una lacrima(cosa che mi sarei aspettato al 100%).
Pur avendo raggiunto il mio obiettivo, ho un vago senso di sconsolazione.
Ma sono comunque contentissimo di essere stato sincero e avergli detto le cose IN FACCIA.

Bravo Luca.
Grazie!

lunedì 14 aprile 2008

Tick tock tick tock tick tock!

No, non è il verso più sculettabile della nuova canzone di Madonna; ma solo il mio tempo che scorre.
Domenica sera l'occasione di fare uno dei rari azzardi che mi permetto, m'è scivolato di mano. Un ragazzo (più che ragazzo uomo direi, dati i suoi 37 anni!) del tutto sconosciuto; roba da chat. Spendaccione, di "bella presenza", lavoro stabile e con carica importante, giramondo ma stabile nella da me odiata Milano.

{ Proprio non riesco a farmela piacere. Grigia, triste, materiale, frenetica, costosa... e la gente poi, non commento }

Senza girarci attorno, sarebbe stata per me una marchetta praticamente. Voleva decidessi io il programma: qualcosa di originale e che mi piacerebbe fare ma non posso permettermi. Dato che per me è già molto cenare fuori, mi avrebbe (con disappunto per la mia banalità) portato a mangiare dove volevo(è stato espressamente chiesto di scegliere un posto "figo" = costoso) e poi per il dopocena avrebbe organizzato lui. Tutto a sue spese ovvio! Potevo chiedere ogni cosa.
Nel corso dei due giorni che mi separavano da questo insolito "incontro", mi son fatto prendere dai miei soliti dubbi e preoccupazioni.

"Di certo si rivelerà un cazzaro che si vanta di cose che non ha solo per portarmi a letto(magari senza sganciare un soldo!)... Mi passerà a prendere a bordo di una fiammante Panda... La cosa mi puzza, ma che minchia combino!" ecc...

Assalito dalla sempre più forte certezza che vedendolo, avrei voluto scappare, mi sono inventato una stupida scusa per non vederlo. E così, aperitivo con amici.
Per tutta la sera non ho fatto altro che dannarmi per non essermi buttato! E anche ieri, oggi e forse domani.
Odio pentirmi di scelte dipendenti esclusivamente dalla mia testa! Magari è davvero quello che diceva di essere.. magari sarei stato benissimo... magari mi avrebbe pure pagato! Sono uno scemo L. !!

Quello che mi agita è il tempo. Ogni giorno della mia vita vorrei/dovrei viverlo produttivamente, impegnandomi in qualcosa ma, soprattutto, rischiando. Tutte cose che non faccio mai. Uso questo tempo per pentirmi di quello che non faccio. Furbo no?...

E vabhè L. , anche questa è andata. Ieri per tirarmi su il morale sono andato con le dame di compagnia a fare un giro al Decathlon. Mi chiedo come sia possibile trovare così tanti fighi concentati in un negozio!! Tutti sti bonazzi che provano attrezzi sportivi... per non parlare dei commessi poi!

Io non ce la faccio...

martedì 1 aprile 2008

L'odore della vita

Caro L.,
sono le 7 del mattino e immagino sarai stupito quanto me nel vedermi sveglio! Ho passato la notte completamente in bianco, rimuginando su idee per un compito di accademia e costringendomi a farmi venire sonno(cosa da non fare mai se si vuole dormire!!). Ad ogni modo alle 5 una forte pipi, mi costringe ad alzarmi. Poco male: neanche avevo gli occhi intorpiditi! Erano svegli, attivi e pronti al più intenso dei bagliori luminosi. Ma ovviamente fuori, solo le luci dei lampioni illuminavano la notte. Un timido spicchio di luna non osava confrontarsi con l'imponenza dell'artificio luminoso umano. Fatte le mie cose, mi viene comunque voglia di alzare la tapparella, spalancare la finestra e affacciarmi fuori. Meledetto me se non l'avessi fatto! La vita in persona mi ha colpito, inondato e pervaso i polmoni; facendo una visita al cuore e salendo sempre più in fretta su, diritta alla mia testa. L'odore pungente del mattino mi ha fatto viaggiare. Ogni particella d'aria inalata era luce. Luce che illumina il mondo. Ad ogni respiro che riempiva e svuotava i polmoni, era come se stessi aprendo e chiudendo gli occhi su attimi diversi della mia vita. Attimi presiozi, unici e irripetibili.

E così sono nelle mie notti londinesi, a respirare la stessa aria che all'alba mi guidava verso casa, dopo notti intense.

~

In riva al mare irreale della Sardegna; quando di nascosto dai genitori mi alzavo all'alba, per vedere l'enorme cerchio rosso riflettersi nell'aria; avvolto nella protettiva brezza marina.

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La notte più fredda di tutta l'estate, passata a dormire assieme alla migliore amica sulla panchina di una antica rocca. Lei coperta da una minuscola tenda da salone, e io ad appiccare fuoco ad ogni cosa per riscaldami.

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Tutte le notti folli e adolescenti passate con le mie dame di compagnia fino a mattino inoltrato.

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Ma anche quel mattino all'alba, scappato di casa e corso a piangere sull'altena di un parco dopo essere stato rifiutato dal mio (ora ex) ragazzo che preferì un altro a me.

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Il brutto della memoria (almeno della mia)è che non mi permette di ricordare tutti questi simili momenti in cui son certo di aver vissuto. E oltre alla disarmante consapevolezza di aver perso nella crescita ricordi importanti, quando con gli occhi lucidi chiudo la finestra e torno in stanza, mi assale il pesante odore della vita reale. Quella di adesso: la vita di un "adulto", della routine e, oserei dire, della banalità.
Mi ripongo a letto con la speranza che il sonno mi prenda il più velocemente possibile, di modo che io non possa realizzare appieno l'artefatta realtà in cui vivo. Ma la scoperta è troppo importante per essere sopita: decido, almeno per oggi, di vivermi ancora un'alba. E quella ora alle mie spalle, anche se un pò ostacolata dai palazzi, è davvero bellissima.

Conscio che simili esperienze a quelle passate accadranno sempre più di rado crescendo, sono ora comunque felice che il guardare alla finestra la città e il sole levarsi, mi faccia venire ancora la pelle d'oca.

{ La mia vita sta troppo cambiando.
E per quanto in fretta accada,
mi accorgo di smarrire per strada
tasselli importanti di me.

La paura di non trovarli più,
è costante.
}

lunedì 18 febbraio 2008

Anno nuovo, stesso Luca.

Il primo post del 2008 L., te lo scrivo con un mese e mezzo di ritardo circa. E che ci vuoi fare?
In realtà lo avrei fatto prima, ma avrei dovuto affrontare il discorso di Andrea (cosa che comunque devo fare ora).
Bhè, non sarà una novità per te sentirmi dire questa frase: "Fra noi due è finita". E se non te l'ho detta circa 5 settimane fa quando è successo, è perchè non me la sentivo di ricordare di nuovo quella scena pietosa fra me e lui. Ma soprattutto non volevo farmi rimbombare in testa le sue motivazioni, a cui ho deciso di non volere credere: farebbero di lui una persona troppo stupida. E in quei due mesi passati quasi 24 ore al giorno con lui, non mi ha mai dato l'impressione di esserlo. Tutto il contrario anzi!
Ad ogni modo, la stessa sera in cui è tornato dalle sue vacanze di Natale nella nostra città ospite, ci siamo visti. Era visibilmente stanco, distaccato. Cercava ogni modo possibile per liberarsi dal mio abbraccio e dai miei baci. Ho incolpato la stanchezza del viaggio, per avermi fatto passare la serata con una persona "sconosciuta". Quella stessa persona l'ho però rivista la sera successiva, e quella dopo ancora. Per due settimane, mi sono visto con una persona diversa da quella che ho baciato sul binario della stazione la vigilia di Natale, con quasi le lacrime agli occhi; sperando che le due settimane che ci stavano per separare, passassero il meno indolore possibile. Se a me per i primi giorni è stato "facile" stare senza lui, pian piano mi accorgevo di star vivendo le mie giornate senza più "obiettivi": non avevo più l'adrenalina che mi accompagnava dalla mattina fino alla sera, quano ci saremmo visti. E inevitabilmente, son stato sempre peggio: non vedevo l'ora che tornasse.

Purtroppo...
Lui ha invece avuto un approccio diverso alla nostra momentanea separazione: aveva così paura di stare senza me! Che io gli mancassi a tal punto, da spingerlo a riflettere se partire o meno. Ma l'obbligo del ritorno natalizio in famiglia chiamava. Per lui i primi giorni son stati terribili senza me(parole sue...).

{La soluzione}

La sua mente geniale comincia a macinare la soluzione per stare meglio. Sorprendentemente... funzionò!
Ciò che ha fatto è stato "convincersi che io non gli mancavo, che poteva tranquillamente stare senza di me". Dopo qualche giorno di autoconvincimento, stette meglio. La mia mancanza pesava meno e, la mia immagina si sbiadiva sempre di più.

{La controindicazione}

Il suo metodo guaritivo presentò però un effetto(forse)indesiderato. Tornato da me, rimase uguale: quello che provava prima di partire era sparito. Era riuscito ad annientare i suoi sentimenti e mali d'AMORE.
Si perchè, prima di Natale mi ha fatto chiaramente capire di starsi innamorando di me. E io gli credevo: era sincero con me, lo vedevo nei suoi occhi. Ero felice e incredulo di aver trovato un ragazzo "normale"; senza paranoie o complessi mentali! Non ero innamorato; ma son certo che, col tempo, avrei provato per lui qualcosa di veramente grande e che non provavo da tanto. Il sesso non andava "benissimo" fra noi (almeno per i miei canoni). Per dirla spicciola, era tutto sesso orale e mai anale. E io....bhè ecco: sento di averne la necessità fisica. E questa aumenta se ho un rapporto con una persona che trovo veramente eccitante!

Totalmente ammaliato da lui, sentivo di poter fare a meno del sesso anale senza che la cosa mi pesasse più di tanto. Mi nutrivo dei suoi baci, della felicità di averlo accanto e... ovviamente, del sesso orale.
Se a suo dire le vacanze di Natale sono arrivate nel nostro rapporto troppo presto, portandoci alla rottura; per me sono invece arrivate nel momento giusto: hanno permesso di fare emergere in lui, prima che il mio "innocente affetto" si trasformasse in altro, l'instabilità emotiva che accompagna
(troppo)spesso la gente che frequento!
E dico questo perchè una persona che si convince di non amare più e distaccarsi dalla persona a cui è legata, è una cosa per me inconcepibile. Specialmente se il suo "dolore" è dato solo da una momentanea mancanza del partner! Se io sono felice, non mi faccio del male gratuito! Son quasi certo che Andrea non abbia mai amato davvero nessuno. Per quanto mi diceva lui un anno fa, era davvero innamorato di un ragazzo con cui s'è frequentato per sei mesi... mha!
Quella sera comunque, non sopportavo più dopo due settimane di vederlo così diverso. L'ho obbligato a dirmi cosa aveva che non andava; perchè era palese che qualcosa ci fosse. E li è venuto fuori tutto. Ad ogni sua parola piangevo sempre di più. E non ricordo l'ultima volta che l'avevo fatto davanti a qualcuno. Non avendo motivo di restare, me ne sono andato.
Dopo alcuni scambi di parole con lui, mi son fatto forza e ho deciso di rompere ogni contatto. Il resto dei fatti, penso non siano importanti.
Adesso mi sento bene (meglio). Anch'io infatti mi sono convinto di una cosa (la solita cosa): che alla fine sia stato meglio così. Con ogni probabilità, sarebbe successo durante l'intero MESE estivo in cui lui sarebbe tornato a casa...

Ora L., rimangono solo i dubbi sulla sincerità delle sue motivazioni. Dubbi che mi terrò volentieri per avere di lui un'immagine negativa in testa(che sempre mi aiuta a dimenticare).
Giorni di studio questi, esami in vista. E se da un lato mi rompo perchè non ero più abituato a studiare, più l'ansia degli esami; dall'altro mi distraggo e ho qualcosa su cui concentrarmi. E la cosa, mi riesce piuttosto bene!

Insomma il Luca del nuovo anno, è direi uguale a quello dell'anno scorso: qualcosa è stato perso, ma anche guadagnato.