domenica 26 agosto 2007

Riflessioni after milk


La visione di questo film, Shortbus, sul quale non riesco ad esprimere commenti, m'ha suggerito come allietare il mio pomeriggio passato in casa a rompermi i coglioni.
Cosa non fa fare la noia!
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Questa notte non so come, mi sono reso conto che non riesco più a sopportare molti di quelli che per anni sono stati i miei più cari amici. Non so come sia successo, ma ad esempio oggi quando ero al cell con une delle mie Dame di compagnia, non vedevo l'ora che smettesse di sparare cacchiate e di essere così nauseamente egocentrica nella discussione: "IO, IO, IO, IO...!". Ma che due palle! Ho tirato corto con la telefonata. Anche in chat poi, oggi non ho risp ad un amico che vive a due passi da me. Ci conosciamo da anni!

{ Forse in ciò ha avuto il suo contributo il fatto che per l'ennesima volta due amici all'interno del nostro gruppo hanno fasso sesso! Con le seguenti complicazioni di imbarazzo, cambio di atteggiamenti reciproci, litigi e cazzate varie! E io questa cosa, anche in passato, non l'ho mai mandata giù! }

Dopo questo fatto mi sono allontanato(almeno sto cercando) da quello che forse fino a poco tempo fa, era il mio migliore amico. Non riesco più a sopportare di stargli vicino; mi irrita. E odio il fatto che non si renda conto che scopandosi piano piano tutti quelli del gruppo, rischia di rovinare i rapporti.

martedì 21 agosto 2007

Apatia

L'apatia più completa sta dominando nella mia vita di questo periodo. Vorrei ,vorrei, dovrei produrre, pensare e creare; ma niente. Le mie giornate passano in compagnia del mio "migliore" amico, di vino e tabacco.
Il mio lavoro che per un anno m'ha riempito le giornate, m'ha insegnato cose nuove, è finito. L'ultimo giorno, da solo nell'ambiente insolitamente piccolo per il tipo di attività svolta, ho pianto. Giravo con gli occhi lucidi fra gli scaffali colmi di libri che ogni giorno dovevo stipare e slittare per farcene stare di altri. Sapevo con esattezza dove stavano. Senza titubare mi dirigevo al loro posto con un sorriso, felice di sapere che avrei fatto un grande favore a chi mi chiedeva aiuto. Quell'ultimo giorno la luce era poca; le tende abbassate. E l'unico rumore erano i miei passi. L'unico odore quello del vecchio, dell'antico e delle centinaia di persone alle quali porgevo le mani e sorridevo.

Mai più avrò questo

Penso di aver pianto non tanto perchè ero talmente affezionato al mio lavoro da essere triste di non farlo più.

{ Merda! Con la miseria che mi davano ci mancherebbe! }

Spaesato. Ecco come mi son sentito. Senza futuro.
Continuavo a chiedermi che cazzo avrei fatto il giorno dopo, e quello dopo ancora. E a settembre: quando tutto ricomincia.
Non ne avevo idea. E tuttora continuo a non saperlo.
Certo si, il mio programma include che io a settembre mi iscriva all'università. Ma, se fino a qualche settimana fa ero carichissimo e non vedevo l'ora; adesso ho solo voglia di non fare niente.
Non so, forse è stata sta settimana all'insegna del Nulla più totale, forse è che non scopo da data indefinibile alla mente umana, forse è che sto ascoltando Einauidi e il suo pianoforte deprimenti a morte ora che sto così.
Non riesco a smuovermi. Ad incentivarmi.

L. . Come posso fare?

Vivere solo mi sta rendendo grigio. Come il cielo della mia città.