domenica 17 marzo 2013

Che hai Jean?

Oggi vorrei essere solo. Nessuna voce, suono, oggetto e persona.
Ma ho paura di trovarmici così bene che dovrei poi abbandonare questo palcoscenico che mi sono costruito attorno; attori e figuranti compresi. Mi è ormai così congeniale questa sceneggiatura. Come lo è, del resto, lo sceneggiatore.
Oggi, sedendomi tra il pubblico, ho assistito al mio spettacolo: ma qualcosa stona nel copione.
 
Come è possibile comprendere e interpretare qualcosa che non si è mai conosciuto?