mercoledì 6 giugno 2007

febbrEccitato

L. è la fine...
il weekend si prospettava mitico fino a ieri: venerdì mega festa sbronzante a più non posso. Sabato sera apertura estiva di una disco a Rimini. Domenica cazzeggio pomeridiano con gli amici.
Domenica mattina scorsa invece ( il 3 giugno) mi son svegliato con un leggero mal di gola. Niente di allarmante ho pensato. Oggi il dolore è quadruplicato; ed io son qui al lavoro con altissime probabilità che dentro di me stia covando un'influenza!! Cazzo merda! Poi mi conosci, io di medicinali ci capisco poco niente: solo ieri ho scoperto che mi serve un antinfiammatorio. Allora via in farmacia a chiedere un OKI, per cui servirebbe ricetta medica. Che ovviamente io non ho avendo il medico di famiglia giù a casa! Allora mi presento la e gli dico che l'altra volta il medico mi aveva detto di prendere quello. Alla fine riesco a convincerla mostrandomi molto dolorante... In realtà non avevo idea dell'esistenza di sto OKI. Alla sera è riuscito a farmi stare un pochino meglio e anche ora(dato che l'ho preso 3 ore fa). Ma ora mi sa che ho anche la febbre! E guarda un pò, nella mia attrezzatissima casa di fortuna, manca un fottuto termometro! Insomma sono in panico e non posso neanche prendermi giorni dal lavoro.
A me la malattia però fa un effetto strano. Non mi sento stanco e con la voglia di fare niente. Anzi a volte è capitato che avessi 40 di febbre e camminavo per casa sereno e tranquillo, senza delirare come fanno molti. E la cosa più strana è che mi rende involontariamente eccitato! Non riesco a farci niente! ... Vedo una forma che possa vagamente assomigliare ad un pene e via associazioni di idee a catena

pene -> sesso -> scopo -> penetrare -> su/giu -> spingi -> ansima -> graffia -> ecc, ecc...

La cosa triste è che non posso neanche soddisfare certe cose. Ancor più triste è che sia nello stato da malato e non in quello sano, che sta eccitazione mi venga a comando. Di solito mi ci vuole un attimino in più...
Sogni strani mi raggiungono nel sonno. Le mie ansie si materializzano in strane forme nei miei occhi chiusi. Sarò originale ma, una delle mie più profonde preoccupazioni, uno di quei fatti che quando li senti al telegiornale ti viene veramente una sensazione di tristezza e disagio, è il surriscaldamento globale e tutti i suoi effetti sull'ambiente. Si, quando sento al TG di gente che si ammazza per motivi inesistenti e completamente stupidi, o cambio canale, o seguo pensando:
"Certo che la gente è proprio strana: spendere capitali per fare una guerra in nome di cosa? Costruire l'atomica o uno scudo spaziale per proteggerci da cosa?
- Non da "cosa", ma da chi? -
Da noi stessi cazzo! Vogliamo proteggerci da esseri identici a noi, capaci di parlare e costruire cose fantastiche, e che sperano tutti(quasi tutti)nella pace nel mondo. Tutti la vorrebbero ma nessuno la fa."
"Oppure quando sento di vicini di casa che si ammazzano perchè fanno troppo rumore. A quest'ora io e miei coinquilini saremmo già morti".
Invece la Terra, come può reagire? In nessun modo. Per reagire reagisce vè: tant'è che siamo a giugno, fuori diluvia e io dormo col piumone! Ma sarà roba!?
E' di proteggersi e tutelarsi che non può. Oltre ad ucciderci fra noi, uccidiamo lei. E lei che fa? Prima o poi ucciderà noi.
I miei sogni rappresentano scenari da film horror o catastrofici tipo "Deep Impact". Le informazioni e notizie che leggo durante il giorno riguardanti questo tema, me le ritrovo di notte materializzate. Leggo di giorno che con il progressivo riscaldamento delle acque oceaniche, nuovo specie mai scoperte degli abissi più profondi, son salite più in alto e son state scoperte. Esseri mostruosi che ai miei occhi assomigliano a ragni giganti o rettili schifosi. E così cosa succede? Sogno di essere in vacanza al mare e che ragni marini giganteschi balzando dall'acqua a tre a tre con voli di 10 metri... Avanzano e mangiano i bagnanti. Staccano loro la testa venendo fuori dallo scolo del water! Ecc, ecc...
Si è vero: anche da sano i miei sogni non son tanto più normali. Ma di solito mi limito a volare o cadere in ambientazioni circa normali.
M'ha; devo curarmi al più presto.

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