giovedì 26 aprile 2007

problemi di civiltà, coerenza e ....alcolismo

La giornata di festività di ieri ha permesso di lasciarsi andare completamente fra le braccia del fumo e dell'alcool. E per ben 2 sere di seguito. Martedì in disco, serata discreta a base di vino, martini, invisibile, negroni, e forse altro... Ieri una giornata "riposante" e di relax totale sfruttata per esplorare alcuni posti nascosti della mia neo-città; che scopro sempre più bella e ricca di posti particolari e unici, ogni volta che vi cammino con attenzione. Ma per quanto possa essere bella "fuori", le gente che ci vive non sempre le rende onore. Al supermercato giusto ieri in orario di chiusura è scoppiata una rissa: un povero ubriaco straparlava lamentandosi(strano!) della lentezza delle cassiere e cazzate varie.. Il fatto però che esprimesse le proprie idee ad un livello sonoro sopra il sibilo immagino non sia andato giù ad uno dei commessi, che l'ha portato in disparte dove la gente alle casse non potesse vedere bene, per riempirlo di botte. Alcuni che si sono accorti di ciò sono corsi ad intervenire. Mha... tutti poi sembravano impazziti: le cassiere per prime. Non capivano un cazzo e sembravano tutte al loro primo giorno di lavoro: un misto di incapacità ed emozione. Io con la mia solita indifferenza per tutto ciò che non sono io o che non mi interessa, me ne son stato con il mio vino e aperol in mano. Aspettando che tutto riprendesse regolarmente. Un atteggiamento definibile come? ...incivile? egoistico? "razzista"? non lo so. Però ho sempre pensato che sia meglio non immischiarsi negli affari di gente con cui non hai niente a che fare. Lo so, sarebbe per difendere qualcuno che non riesce a farlo in questo caso. La realtà è che sono codardo. Ma se da un lato sarei grato alla persona che interviene in mio soccorso quando mi picchiano, non riuscirei a rischiare di prenderle io per qualcun altro. Te che faresti sinceramente L.? Penso non ci siano così tanti coraggiosi in giro pronti a prenderle al posto di un perfetto sconosciuto. Finchè posso reagire a parole lo faccio senza problemi(ovviamente cercando di non arrivare a farmi picchiare perchè sarei idiota). Arrivare alle mani è sempre così poco piacevole(...se fatto con cattiveria).
Comunque tornato a casa stranamente ancora pieno di forze, ho fatto alcune cose di routine per la casa. Arrivano gli amici, bevi, fuma, mangia, bevi, bevi, bevi. Poi d nuovo in discoteca. Musica insolitamente di mio gradimento per quasi tutta la sera. La prima cosa che faccio quando entro è vedere se il mio (pseudo)ragazzo è per caso venuto senza dirmi un bel niente. Mentre cercavo di scorgerlo fra la gente, pensavo già alla scenata che gli avrei fatto...(quanto sono idiota!). Vabè, dopo 1 ora mi convinco che non c'è e neanche verrà). Continuo(comincio) così la serata.
E vengo subito al (mis)fatto. Mentre chiacchiero con gli amici si aggrega un ragazzo che conosce qualcuno di loro. Anche se a me non si presenta subito, noto subito l'occhiata che mi lancia nel sedersi in mezzo a noi. Poi mi offre una sigaretta. Per educazione rifiuto(dato che non lo conosco). Ma visto che insiste accetto, e non so come, mi viene spontaneo fare una espressione di intesa, quasi un ammiccamento che lui coglie e contraccambia felice. Mi rendo conto che sto flirtando: questo nel giro di 15 minuti dopo aver smesso di cercare lo pseudoBoy. Preso coscienza di ciò mi soffermo a pensare al mio atteggiamento: non vorrei mai essere tradito; ma non mi faccio tanti problemi a farlo. - l'orario d'ufficio finisce, a domani L. -

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