sabato 29 dicembre 2007

E' Natale, è Natale! Ed è sempre uguale.

Tutti i 25 dicembre trascorsi dal 1985 ad oggi, sono stati per me lo stesso identico giorno: fatto le stesse cose, visto la stessa gente e parlato degli stessi argomenti.

{
Eccezion fatta per l'anno scorso in cui ero in vacanza a Madrid con amici.
Uhm, devo ancora capire s'è stata una bella vacanza o no.

Strana, si.
}

Anche quest'anno quindi pranzo in qualche ristorante con i soliti parenti paterni. Le abituali portate. Mia zia che urla, i miei cugini che sparano boiate. Mia nonna che non sente niente e fa l'ordinario giro di distribuzione regalo di natale: 50€(forse la parte più attesa del pranzo. Forse per tutti). La moglie di mio cugino che da anni mi chiede se mi rifaccio le sopracciglia, o ce le ho così naturali. Mia sorella che si scazza i coglioni quanto me per essere li e non in qualsiasi altro posto. E io che non faccio niente, se non bere e cercare di trattenermi dall'alzarmi e urlare che sono finocchio, dritto in faccia a tutti quei bigotti antigay!!
Dopo 4 ore seduto a tavola ci si avvia verso casa di mia zia per ascoltare altre boiate( ovvero i pettegolezzi veramente pesanti che non possono essere detti in luoghi pubblici. Ogni anno mi chiedo se mia zia faccia veramente la magazziniera, o sia una spia in incognito per sapere certe cose sul vicinato!!). Alle 18 si torna a casa con la pancia talmente piena da non riuscire a muoversi.
Per fortuna di sera esco con gli amici di solito e mi risollevo da questa giornata odiosamente obbligatoria e di rito.

[ Per comodità e chiarezza, da ora il tipo con cui mi frequento L., lo chiemeremo Andrea. Niente di che; è solo il primo nome che m'è venuto in mente. Ovvio non posso usare i nomi veri delle persone che mi circondano. ]

Da quando Andrea è partito mi sento un pò inquieto e strano. E' passata solo una settimana lo so; ma basta poco per farmi cambiare comportamento. In effetti si, i miei gesti quotidiani sono cambiati: se prima la mia giornata era incentrata sulla serata, quando cioè lo avrei visto, ora non ho niente su cui concentrarmi e focalizzarmi.

{ In realtà lo avrei eccome! In primis studiare per gli esami di febbraio, esercitarmi ai programmi di grafica e fare un maledetto manifesto che ancora non ho consegnato! Merda!! }

Del resto; come potrebbe essere davvero Natale se non tirasse una pesante aria colma di dubbi, riflessioni ed emozioni a cui non riesco a dare un nome!? E' normale L., non ti preoccupare. E lo sai bene. Col tempo ogni nodo viene al pettine, ed ogni dilemma si risolve come fosse un enigma meccanico. Basta aspettare e fare le giuste riflessioni. Ne sono certo perchè è sempre stato così prima.
Però so anche bene che, finchè non sfioro il punto giusto di quel meccanismo, mi tormento in mille e mille domande e problemi.

Sento che qualcosa mi manca, mi sta sfuggendo. Non riesco però a mettere a fuoco cosa sia. E' attorno a me: ma appena lo vedo con la coda dell'occhio, questo si nasconde di nuovo. Sono pensieroso sai perchè L.? Perchè quella figura sfocata, quasi di certo non è Andrea. Sono molto dubbioso su ciò che provo per lui. Davvero non lo capisco! Mi vergogno dentro quando gli dico "Ti voglio bene", perchè non sono sicuro che sia vero. Si certo, se mi mollasse ci starei di sicuro male. Ma ci starei male perchè LUI mi ha mollato... o perchè è solo l'ennesimo che lo fa?! Vedi, la mia sicurezza di pensiero è in palla totale!
Per come lo conosco ora, lui si meriterebbe il mio più sincero affetto: è sempre gentile, dolce, mi vuole bene ed è bellissimo. Ho paura di non riuscire ad affezionarmi a qualcuno di nuovo: amarlo e sentire che per lui sacrificherei cose importanti. Per Andrea questo non lo sento ora. E ho il terrore di non sentirlo neanche aspettando.
Ieri notte solo nel letto, osservavo il braccialetto che mi ha regalato prima di partire. Disse:" Ho cercato qualcosa che avrei comprato anche per me stesso e te l'ho preso. Spero ti piaccia Luca.". Quando lo scartai e lo misi mi piacque tanto! Ero tutto felice e saltellante! Ma ieri notte no: più lo guardavo e più lo trovavo fuoriluogo, inadatto a me. Quello fa parte del suo stile! Con me non centra niente! Non sono io! Mi è largo, scomodo e son sempre dietro a girarlo per metterlo a posto.
Osservo la mano, quella sinistra e...

...l'unica cosa che ci ho visto calzare,
era l'anello del mio ex.

~
Sono,
senza dubbio,
nella merda.

~

sabato 15 dicembre 2007

Neve

Questa notte ho visto per la prima volta nella mia città ospite scendere la neve. Un soffio al cuore è stato. La sensazione stupenda del fermarsi del tempo: dentro me e per tutto ciò che era attorno a me. Per qualche attimo, non esisteva più niente. Solo io; e la neve.

~
La neve gela le vene.
Ma il cuore sempre più caldo batte.
Scende improvvisa,
ricopre ogni cosa.

Anche il mio passato.
~

Da due mesi L. non ti ho più scritto. Questa volta posso a buona ragione dire che sono cambiate e successe molte cose.
Sono innanzitutto una matricola. Non te lo aspettavi è?! Erano le 11 di un sabato mattina. E mentre io dormivo e il mio fegato smaltiva la sbronza della sera prima, il cellulare mi sveglia. La segretaria dell'accademia mi dice che un ragazzo s'è ritirato e che io sono la prima riserva della lista. Devo affrettarmi a compilare la domanda. E così ora, sono studente all'accademia di belle arti. Sono abbastanza contento direi. Anche se mi sento molto ignorante e meno talentuoso rispetto a tutti gli altri del corso! In queste vacanze di natale dovrò già studiare perchè a fine gennaio ci saranno gli esami. Non riesco a immaginarmi applicato sui libri come alle superiori. Spero di esserne ancora capace.

La notte di Halloween, il 31 ottobre, ho conosciuto un ragazzo. C'era una festa in casa, organizzata dai miei coinquilini. Ci eravamo conosciuti qualche giorno prima in internet, attraverso uno di quei tanti siti di profili che i gay odiano...ma usano. Un apprezzamento su di me da parte sua, seguito dalla mia curiosità; ed ecco che il mio coinquilino, conoscendolo, lo invita alla festa. Non sapevo bene chi fosse, quelle foto sul sito erano abbastanza inutili. Mentre servo cocktail in lungo e in largo, vedo in sala un ragazzo assieme ad un amico e subito penso: "da dove esce sto figo!?". Un'ora dopo mi trovo appoggiato ad una porta a sbevacchiare solo e lui arriva da me. Mi saluta e io mi trovo nel panico. Rispondo al saluto e mi chiede se ho capito chi era. Li faccio un rapido collegamento mentale e pronuncio il suo nome in tono di domanda. Chiacchieriamo un pò del più e del meno ma non lo cago molto. C'erano un sacco di miei amici e io ero sempre in giro! Qualche giorno dopo, la nostra prima uscita assieme. Da un mese e mezzo ci frequentiamo come non ho mai fatto con nessuno. Ci sentiam sempre, ogni giorno. Ci vediam molto spesso e non ci stanchiamo mai di baciarci, abbracciarci, stare assieme. Mi sento felice. Lui mi vuole bene e io ne voglio a lui. E poi... è così bello. Provo gusto a guardarlo quando è svestito. Mi sento importante, sento di essere una piccola parte della vita di qualcun'altro.
Ma allora...

perchè ho una visione totalmente negativa di come procederà questo rapporto?

Non ne ho idea. E' una sensazione a pelle. E poi bhè, io sono cinico e pessimista di natura quindi ecco spiegata buona parte dei motivi! Sembra tutto troppo bello per essere vero, per poter capitare a me; dopo 2 anni che il mio ex m'ha lasciato. Anni nei quali non ho fatto altro che ricevere delusioni dagli altri e crearmi una maschera di persona fredda e non sentimentale, per potermi proteggere. E poi, dati statistici alla mano, da quando son nella nuova città m'è sempre finita male (e sottolinerei pure in maniera sessualmente inconclusiva!!) con tutti quelli con cui sono uscito un numero di volte maggiore di 2!! Dopo esperienze del genere uno come fa ad essere fiducioso e tranquillo quando il cielo sembra fargli il regalo più prezioso del mondo!?!? Così dal nulla mi spunta fuori lui e mi travolge. Io VOGLIO andarci coi piedi di piombo. Già è stato difficile per me ammettere che provo affetto per lui sottoforma dell'ovvio "Ti voglio bene". Ma dopo averlo detto, ho sentito dentro che è vero.

E' ora di andare. Lui sta arrivando. Lo porterò a casa mia questo weekend. Saremo lui e le mie dame di compagnia in un tripudio di alcool (loro,...dato che io guido. Merda).

~
La mia prima neve,
la sua.
Fuori dalla stanza calda
nella città che ci ha fatto incontrare.