domenica 30 agosto 2009

Vacanze pugliesi

Anche quest’anno le vacanze son passate. E ogni anno sempre più mi scivolano addosso leggere, senza lasciare alcun segno. Niente più serate sbronzereccie, niente più ricerca della serata cool, niente più nuove conoscenze. E va bene… c’è anche da dire che quest’anno sono andato al mare (cosa non da me!). Io sono decisamente fatto per stare in città! La spiaggia mi irrita: il sole, la sabbia, le grida, il caldo, il sudore, l’acqua, ecc…
Meta di questo 2009 è stato il Gargano. Bello per carità: paesaggi a me nuovi nuovi, il mare un po' più decente che a casa mia, paesini caratteristici con le loro tradizioni e usanze. Ma dopo circa due giorni mi ero già rotto il cazzo.
Ho bisogno di musica, musei, asfalto, edifici dall’architettura ricercata, negozi.
Io e Giacomo, con altri otto amici.

[ impressioni da sette giorni ]
Particolarmente sgradevole è stato l’incontro con una commessa di un microscopico alimentari, che appena varcata la soglia m’ha squadrato dall’alto al basso avendo deciso di odiarmi da quel momento. A gravare la situazione s’è aggiunta l’incomprensione tra “pane” e “panino” (insomma io chiedevo del pane a cui stavo in piedi davanti e lei mi diceva che non c’era… Ho solo capito poi che per loro il pane è una forma gigantesca e il panino è quello che io, da me, chiamo pane! ). Con odio estremo ho pagato. E con odio estremo lei m’ha porto il resto.
A parte sta qua mi son sembrati tutti gentili e disponibili. Non capivo una minchia quando qualcuno mi dava indicazioni in dialetto… quindi mi limitavo a fingere di aver capito e andavo dal prossimo sperando di aver più fortuna.
La spiaggia sassosa sempre sia lodata!! Quale grande prodigio della natura è questa!! Niente più sabbia che ti si appiccica ovunque, ti imbratta il telo o ti arriva in faccia quando qualche bimbo pezzente decide di sfrecciare ai trecento orari proprio di fianco a te!
Figume? …ben poco. E pensare che Anna, scesa vicino alla mia stessa zona qualche settimana prima col suo boy, me ne aveva parlato bene: “Oh Luca, è pieno di fighi!”. Io non ne ho visti (ma forse ho solo girato io i posti sbagliati…)

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Già si son messi a parlare delle vacanze di Natale… Praga, Parigi, Amsterdam, Berlino. Tutte mete possibili. Io come al solito resto sul vago. Ok, mi piace avere una vita perfettamente organizzata nella sua quotidianità, ma non riesco proprio ad entrare nell’ottica del programmare una vacanza con circa 4 mesi d’anticipo! E poi, quest’anno mi andrà economicamente più magra del solito: mia madre m’ha messo alle strette e ho paura che se mi metto a lavoricchiare part-time, nego anche quella poca voglia che m’è rimasta nel dedicarmi allo studio. Quest’anno ho fatto proprio cagare, devo recuperare uno sbrozzo di esami!!
A cominciare da domani, anche se ora come ora son mezzo malato con un raffreddore da paura, dovrò convincermi ad aprire quel cazzo di libro di antropologia (materia della quale ho frequentato una sola lezione senza capire una cippa di quello che il vecchiaccio diceva…).

Potere della mente, vieni a me.

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