domenica 19 luglio 2009

{EStrattoVagante - 31/5/09 2:15}


Oggi, dopo mesi, mi son sentito ancora entusiasta, felice e complice della mia relazione e del mio ragazzo. Non ricordo più da quanto non succedesse. Forse da tre mesi buoni.
Mesi in cui molte cose dentro di me, sono andate scemando sempre di più. Oggi è bastato che lui mi prendesse a sè sul divano, sbaciucchiandomi, stringendomi e facendo il cretino. Neanche pensandoci riuscirei a dire quand'è stata l'ultima volta che ha fatto una cosa così. Non ricordo...

Penso di non essere il solo a star perdendo entusiasmo.
ENTUSIASMO: questa è la parola appropriata. Ricordo che fino a qualche mese fa, ero esaltato di stare con lui. Ora no. Colpa mia, o sua? Forse di entrambi. I suoi motivi potrebbero essere il lavoro e vari pensieri, o forse un semplice e naturale decorso dell'amore verso l'assopimento... fino a sparire. Fino a diventare "noia". Per me invece, ha di certo il suo peso lo stress da accademia, ma sopratutto l'ansia e il disagio che provo nei confronti della nostra relazione.
Come al solito si è formata una catena. E non sono mai stato bravo a spezzare gli anelli di questi ciclici avvenimenti collegati l'uno all'altro.

Il tempo sarà, penso, l'unica soluzione giusta e sicura.

[Che sia stato tutto fallimentare e preannunciato sin dall'inizio?]

Non lo so...forse ci siamo entrambi lasciati convincere di essere fatti per stare assieme. Sento di amarlo; ne sono sicuro! Del resto, la mia paura di stargli lontano è costante. Io continuo comuqnue a sentirlo distante e, anche se lui dice che non è vero e mi sbaglio, noto la quasi scomparsa di certi gesti e atteggiamenti suoi nei miei confronti.

[paranoie...paranoie!!... paranoie?]

Ma perchè non lo capisce che a me basterebbe poco per tornare allegro e impegnarmi con voglia a stare assieme!?

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